Cronache
Coronavirus, Bassetti:"I test rapidi danno falsi negativi,non servono a nulla"
Il primario del San Martino di Genova: "I tamponi per gli asintomatici sono inefficaci"
Coronavirus, Bassetti:"I test rapidi danno falsi negativi,non servono a nulla"
Il Coronavirus è tornato a far paura anche in Italia. I contagi sono aumentati e gli ospedali cominciano a rivivere l'incubo della scorsa primavera, con reparti pieni e terapie intensive al collasso. Soluzioni, in attesa del vaccino, non ce ne sono e anche la ricerca preventiva dei positivi dà esiti discordanti. La conferma è arrivata con il caso del Genoa, con 14 casi di positività, nonostante i tamponi negativi del giorno prima.
I motivi di questa situazione li spiega Matteo Bassetti, 50 anni, professore ordinario di Malattie infettive e primario al San Martino di Genova, a proposito dei giocatori della sua città risultati positivi. "Il caso del Genoa - dice alla Stampa - dimostra che i tamponi non bastano.Sono utili nella diagnostica dei sintomatici, ma inefficaci per gli asintomatici. Si può fare poco, ma sono quasi la metà dei contagiati. I tamponi a tappeto vanno bene nei luoghi a rischio, come ospedali e Rsa, ma poi torniamo a visitare i malati e a curare i sintomatici».
Bassetti boccia anche il test rapido nelle scuole. "No, - prosegue alla Stampa - sarebbe un tamponcino nel naso o un test salivare. Già il tampone, se fatto bene, arriva al 75 per cento di possibilità, mentre questi danno molti falsi negativi. Serve la quarantena per chi arriva dall'estero, perché i tamponi a caso come quest’estate non danno sicurezza. Eventualmente si può ridurla da 14 a 7 giorni col tampone in uscita".