Cronache

Coronavirus, fase 3: via libera per le discoteche ma si balla solo all'aperto

Riaprono anche i cinema e i teatri. Grave la situazione per gli alberghi, scarsa la domanda: il 20% non riparte

Coronavirus, fase 3: via libera per le discoteche ma si balla solo all'aperto

L'emergenza Coronavirus non è finita in Italia, ma da lunedì sarà ufficialmente fase 3 per il Paese. Vale a dire che riaprirà tutto, dai cinema ai teaatri, dalle discoteche ai convegni e agli eventi pubblici. Addio al lockdown, ma le regole saranno parecchio stringenti. Ad esempio per le discoteche, si riparte sì, ma le Regioni hanno deciso che sarà concesso solo il ballo all'aperto. Ieri i sindaci di tutta Italia - si legge sul Corriere della Sera - hanno incontrato la ministra Luciana Lamorgese e avvisato il governo: servono più controlli di polizia per gestire la movida. "Si devono riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso in modo ordinato e garantire almeno 1 metro tra gli utenti e almeno 2 metri tra chi accede alla pista da ballo. Se possibile si devono organizzare percorsi separati per l’entrata e l’uscita». E chi vuole ballare potrà farlo solo «negli spazi esterni come giardini e terrazze». I clienti «dovranno indossare la mascherina negli ambienti al chiuso e all’esterno tutte le volte che non è possibile rispettare la distanza interpersonale di 1 metro. Il personale di servizio deve utilizzare la mascherina. Non è consentita la consumazione di bevande al banco».

Chi invece fatica a ripartire - prosegue il Corriere della Sera - sono gli alberghi, il presidente di federalberghi Bernabò Bocca pone l’accento su una «perdita di posti di lavoro pari a 118mila persone». La richiesta al governo è esplicita: «La stagione primaverile 2020 è andata in fumo e anche l’estate è a rischio. Servono interventi urgenti per salvare imprese e posti di lavoro. Nonostante sia venuto meno il divieto di spostamento tra le regioni, solo il 40% degli alberghi italiani è attualmente aperto. E il 26,8% ha già deciso che rimarrà chiuso per tutto il mese di giugno. Solo il 78,9% degli alberghi italiani prevede di essere aperto ad agosto, nonostante si tratti tradizionalmente del mese clou per il mercato delle vacanze».