Cronache
Coronavirus: gli italiani riscoprono la campagna, 20 mila richieste di lavoro
Chi ha perso il proprio lavoro riparte dai campi, dove al momento la richiesta di manodopera è alta
Coronavirus: gli italiani riscoprono la campagna, 20 mila richieste di lavoro
Gli italiani riscoprono la campagna. Non per fare passeggiate e pic nic nel weekend, perchè è vietato per l'emergenza Coronavirus, ma proprio come nuovo lavoro. In tanti hanno dovuto chiudere la propria attività o non hanno più potuto aprirla, altri semplicemente non possono più permettersi di stare senza un impiego. Più di 20 mila italiani, - si legge sul Corriere della Sera - si sono registrati sulle banche dati delle principali organizzazioni agricole. Che proprio per fronteggiare la carenza di manodopera, ad aprile hanno creato delle piattaforme per incrociare l’offerta di lavoro delle aziende e la domanda degli aspiranti operai agricoli.
La prima, il 7 aprile, - prosegue il Corriere - è stata Confagricoltura: in poco più di un mese alla piattaforma Agrijob sono arrivate 17 mila domande, 12 mila circa di italiani. I l 18 aprile anche Coldiretti ha lanciato la sua banca dati: a Jobincountry si sono iscritti in 10 mila circa, quasi 9 mila italiani. Il 24 aprile è partita anche la Cia con la piattaforma Lavora con agricoltori italiani (inteso come aziende agricole): in due settimane sono arrivate 2.500 domande, 2 mila circa di italiani. In poco più di un mese, quindi, oltre 20 mila italiani (un terzo donne), hanno provato ad avvicinarsi ai campi.
Dal Sud al Nord la situazione non cambia. "Ci arrivano diverse richieste dalla costa ligure — spiega Domenico Paschetta, della cooperativa cuneese Agrifrutta — da 30- 40enni che lavoravano nel turismo. Abbiamo bisogno, tra raccolta e confezionamento, di 500 persone. Negli scorsi anni erano al 90% stranieri. Ma adesso, con la difficoltà a muoversi da Albania, Romania e Polonia, stiamo cercando gente locale senza problemi di alloggio: in passato i Comuni si erano organizzati con strutture di accoglienza, quest’anno con il distanziamento sarà più difficile".