Cronache

Coronavirus, i negozietti si danno al delivery. Boom di consegne a domicilio

Tanti piccoli esercenti stanno mutando il loro business per far fronte alla crisi, andando a portare la spesa nelle case di chi non può uscire

Coronavirus, i negozietti si danno al delivery. Boom di consegne a domicilio
 

L'emergenza Coronavirus continua in Italia e per fronteggiare la crisi, con le saracinesche dei negozi abbassate per decreto e i supermercati strapieni di gente, ecco che i piccoli alimentari si stanno trasformando sempre più in delivery. Tanti negozietti stanno cambiando il loro business, spostandolo sulle consegne a domicilio. Considerando che anche i grossi supermercati tipo Esselunga, pur incrementando di molto il servizio, sono passati dal 4 al 20% di richieste di spesa a casa e non hanno slot liberi fino al 10 aprile, ecco che per i piccoli esercenti le possibilità si sono moltiplicate nell'ultimo periodo. Come ad esempio l'Orto di Jack, come riporta il Sole 24 Ore, che da fornitore ortofrutticolo per ristoranti è diventato un servizio delivery per privati, passando da 9 a 20 dipendenti. "Facciamo 200 consegne al giorno, ma vorremmo arrivare a 500". A creare una filiera di produttori ci ha pensato Coldiretti. "Abbiamo riunito 4000 produttori in tutta Italia - dice Carmelo Troccoli, responsabile di Campagna Amica. L'idea è quella di creare una comunità del cibo, invitando le persone a rivolgersi ai produttori più vicini a loro per farsi consegnare la merce a casa. Con la speranza che questa iniziativa faccia crescere la qualità del prodotto di chi consuma".