Cronache

Coronavirus, Iss: "Fase 2 lenta, tra un mese una nuova ondata di contagi"

Il presidente Brusaferro mette in guardia: "L'epidemia non è alle spalle. Non ci sono le condizioni per aprire i centri estivi per bambini"

Coronavirus, Iss: "Fase 2 lenta, tra un mese una nuova ondata di contagi"

L'emergenza Coronavirus in Italia prosegue senza sosta. La "fase 2" annunciata da Conte sarà molto graduale, rimandata la data del 4 maggio, le prime vere riaperture ci saranno solo dal 18. Ma dall'Iss arriva una frenata ulteriore: "Se in 15-20 giorni dalle riaperture i contagi dovessero risalire, saremmo costretti a richiudere tutto. Nella fase 2 - spiega il presidente Silvio Brusaferro a Repubblica - bisogna agire secondo il criterio del “try and learn”: si fanno dei passetti avanti, si misurano gli effetti, si dà il via libera alle mosse successive". Sulla scuola: "Secondo i nostri modelli adesso rappresenta un rischio significativo rispetto alla circolazione del virus. In una fase delicata come quella che stiamo intraprendendo va fatto un passo alla volta. Qualunque sia la misura che si adotta, all’inizio ci sono delle asincronie, nel senso che non tutto quello che ruota attorno ad un settore è allineato. Bisognerà che le autorità e i datori di lavoro trovino delle forme di flessibilità per superare questo problema delle famiglie. Io qui voglio ricordare che siamo ancora nel periodo epidemico e che viviamo una situazione eccezionale.  Ad oggi non ci sono le condizioni per pensare di riaprire i centri estivi quest’estate. Poi vediamo come evolvono i dati".

"Quando parlavamo delle chiusure, dicevamo che ci volevano almeno 15-20 giorni per valutarne gli effetti. La stessa cosa vale quando si riapre, del resto le modalità con le quali si diffonde il virus sono sempre le stesse. Se si decidono troppe riaperture insieme e tornano ad esserci molti casi non si capisce dove si è sbagliato e bisogna richiudere tutto. Meglio procedere un pezzo alla volta, senza scordarci che siamo il Paese pilota perché in Occidente nessuno ha affrontato questi problemi prima di noi. In termini teorici la nuova ondata di contagi - prosegue Brusaferro - potremmo averla anche tra un mese, se prendiamo sotto gamba le misure. Da autunno inizierà una nuova stagione influenzale e circoleranno altri virus con sintomatologia simile. Il brutto tempo farà stare le persone in luoghi confinati, aumentando i rischi. Andrà intanto fatta una campagna di vaccinazione molto efficace contro influenza ed altre patologie, per evitare che questa malattia si confonda con quella da coronavirus".