Cronache

Coronavirus, "non riaprire settimana prossima. Aspettiamo dopo il 1° Maggio"

Di Alberto Maggi

Il virologo Fabrizio Pregliasco commenta ad Affaritaliani.it il calo dei positivi

"Siamo in una fase calante e si vedono sempre di più e sempre meglio giorno per giorno i risultati della medicina amara che stiamo prendendo". Il virologo Fabrizio Pregliasco, intervistato da Affaritaliani.it, commenta il calo di positivi al Covid-19 registrato oggi, 880 casi in 24 ore (l'incremento più basso dal 10 marzo). Pregliasco però avverte: "Non è finita qui, stiamo andando avanti e dobbiamo raggiungere una situazione accettabile in cui l'aumento dei casi non sarà zero ma sarà molto ridotto e permetterà di gestire al meglio sia la fase iniziale che le situazioni più gravi".

Poi la domanda chiave che molti italiani si fanno: settimana prossima, dopo le feste di Pasqua, si può iniziare a riaprire qualche attività? Ci sono le condizioni per farlo? "Sarebbe decisamente meglio scavallare i due 'pontoni' che ci saranno a fine mese, che sono molto rischiosi. Aspettiamo quello che ci dicono i modelli e cioè di avere pochi casi, non zero, intorno al 22-25 aprile. Dal punto di vista tecnico, quindi, è meglio aspettare per le prime riaperture dopo la festività del Primo Maggio, poi ovviamente è una scelta politica", sottolinea il virologo.

E per quanto riguarda quello che si potrà fare con la cosiddetta 'Fase 2', Pregliasco invita comunque alla massima cautela: "Possibilità di uscire di casa per alcune fasce, riapertura di alcune attività produttive. Ma certo non parliamo di andare in discoteca. Massima attenzione ancora agli anziani e nessun ritorno a scuola fino a settembre. Il rischio di una ricrescita ci sarà visto che ci saranno sacche di soggetti suscettibili al coronavirus", conclude.