Cronache
Coronavirus, "Preoccupa il Sud, il rischio di un nuovo lockdown è concreto"
Il virologo Arnaldo Caruso: "Il lavoro per i medici si è triplicato dopo l'estate, aumentano i ricoveri in terapia intensiva"
Coronavirus, "Preoccupa il Sud, il rischio di un nuovo lockdown è concreto"
Il Coronavirus è tornato a far paura anche in Italia. Il numero di contagiati e di ricoveri è aumentato e preoccupa l'incremento dei letti occupati in terapia intensiva. "Il lavoro si è triplicato e non mangio da stamattina". Spiega Arnaldo Caruso, professore ordinario e presidente della Società italiana di virologia alla Stampa. "Gli ospedali si preparano alla seconda ondata per non ripetere gli errori della prima, quando malati infetti entrarono in reparti e Rsa. I pronto soccorso si stanno riempiendo e la guardia va tenuta alta. Se la curva continua così, senza arrivare ai numeri francesi, il sistema sanitario può reggere. Per questo bisogna stare tutti molto attenti in questa fase, limitare la vita sociale al necessario e avere cura dei soggetti deboli".
"Al Sud - prosegue Caruso alla Stampa - il virus ha circolato poco in passato, ci sono le praterie, molti anziani e un sistema sanitario debole: esiste un vero rischio lockdown, in particolare in Campania. Al Nord non si può certo parlare di immunità di gregge, ma al momento c’è più resistenza". Sul rischio di arrivare ai numeri francesi. "È possibile, perché il virus sta dimostrando la sua stagionalità con un picco che potrebbe andare da novembre a marzo come l’anno scorso. Bisogna prepararsi altrimenti le disattenzioni si pagano".