Cronache
Coronavirus, superdiffusore nel Vercellese.Bella vita da positivo, 126 contagi
Un dominicano contagiato ha preso un aereo, è andato in piscina e pure in discoteca. Da lui è nato un focolaio in una vasta zona del Piemonte
Coronavirus, superdiffusore nel Vercellese. Bella vita da positivo, 126 contagi
Scoperto un superdiffusore. Un uomo positivo al Coronavirus ne ha contagiati altri 126. La storia di cronaca arriva dal Vercellese e fa capire la gravità del non attenersi al protocollo. Tutto comincia - si legge sul Corriere della Sera - il 13 luglio, quando un giovane della Repubblica Dominicana rientra dal suo Paese, per i cui cittadini era previsto l’isolamento domiciliare, e torna a Vercelli dove risiede. Il ministero della Salute segnala successivamente la presenza a bordo dell’aereo di un soggetto positivo. Il dominicano non si autodenuncia e non viene dunque disposta la quarantena. Al contrario, mantiene abitudini senza limitazioni, niente distanziamento, niente mascherina.
È il paziente zero. L’inizio di una catena di trasmissione che ha sparso preoccupazione e paura in una tranquilla città piemontese in piena estate. Un singolo caso di importazione nell’arco di 25 giorni ha dato il via a una catena di 126 contagi certi». In conclusione: il 12% dei contagi sono avvenuti in ambiente amicale/familiare, il 26% in ambito lavorativo, il 62% in un contesto di svago. Nei giorni 21 e 22 luglio, incontra una coppia di amici in una piscina comunale e li contagia e loro trasmettono inconsapevolmente il virus a 33 colleghi e 8 familiari. Non finisce qui. Il 26 non si nega una serata di balli in una discoteca di Vercelli dove passa il virus al gestore del locale e ad altre 58 persone tra clienti e personale. I quali, inconsapevolmente, infettano 15 familiari.