Cronache
Covid, ricominciamo col coro: “La quarta dose di vaccino va fatta”

Il presidente dell'Aifa Giorgio Palù: "La quarta dose va fatta, protegge dalla malattia grave". Il dg Magrini: "Quarta dose over 60 e nuovo vaccino da ottobre"
Covid, salgono i contagi e cresce la paura
La quarta dose del vaccino "va fatta senza riserve", secondo il presidente dell'Aifa Giorgio Palù. "Protegge dalla malattia grave e, anche se solo parzialmente, dall'infezione", sottolinea in un'intervista al Corriere della Sera. "Il problema - continua - e' che appena il 19% degli over 80, cui e' raccomandata, l'hanno ricevuta. Percentuale bassissima, un quinto della popolazione che ne avrebbe bisogno. I piu' esposti alle conseguenze severe del Covid".
Ricorda che la quarta dose "protegge dall'infezione al 50%, ma quasi nove volte su dieci evita ricovero in ospedale ed esiti mortali". Il secondo richiamo anche per 60enni "e' una misura precauzionale suggerita da Ema ed Ecdc", "dopo i 60 siamo piu' vulnerabili, non per niente viene raccomandata ed e' offerta gratuitamente la vaccinazione antinfluenzale".
Sottolinea poi che al momento non e' prevedibile un vaccino che prevenga l'infezione: "Finche' il Sars-CoV-2 non smette di mutare e di eludere la difesa del sistema immunitario, rassegniamoci. Finira' che ogni anno dovremo fare la profilassi con un nuovo vaccino aggiornato in base al ceppo circolante in quella stagione senza che le agenzie regolatorie debbano necessariamente valutare l'esito di una sperimentazione clinica. Succede gia' per l'antinfluenzale".
Covid, Magrini: quarta dose over 60 e nuovo vaccino da ottobre
"Offrire il vaccino dai 60 anni e' una decisione di sanita' pubblica giusta", secondo il direttore generale dell'Aifa Nicola Magrini, intervistato da Repubblica: "Sappiamo - dice - che c'e' grande circolazione del virus e che i vaccini somministrati da piu' di 4 o 5 mesi perdono in parte l'efficacia, sia per il passare del tempo che per l'arrivo delle varianti. Chi ha piu' di 60 anni o e' immunodepresso puo' aumentare la protezione con un nuovo richiamo, se non ha avuto infezione recente". Assicura, con riferimento al 2022, che "tre vaccinazioni in un anno sono ben tollerate. E' meglio un vaccino in piu' di una malattia, soprattutto oltre i 60 anni. Non ci sono proprio dubbi".
Quanto alla nuova campagna di vaccinazione, sottolinea che "le aziende hanno gia' le linee di produzione pronte per i nuovi vaccini duplici aggiornati con Omicron. Una volta ottenute le autorizzazioni, prevediamo all'inizio di settembre, i nuovi vaccini saranno consegnati in 2-3 settimane. Le Regioni potrebbero essere pronte diciamo dal 1 ottobre, vaccinando negli hub e con i medici di famiglia. Per ora pensiamo di raccomandare il nuovo vaccino al di sopra dei 60 anni. I piu' giovani, se vorranno, potranno comunque farlo. Non ci sara' obbligo vaccinale, e nemmeno il Green Pass".