Cronache

Cucchi, medici prescritti. La sorella Ilaria. "Fallimento della giustizia"

Le motivazioni della sentenza, i giudici: "Con cure diverse si sarebbe potuta evitare la morte”

Cucchi, medici prescritti. La sorella Ilaria. "Fallimento della giustizia"

Le motivazioni sulla sentenza che ha portato alla prescrizione dei medici, implicati nel caso della morte di Stefano Cucchi, sono destinate a fare discutere. "Un fallimento della giustizia”. Lo scrive - si legge sul Fatto Quotidiano - la Corte d’assise d’appello di Roma, nel motivare la sentenza del 14 novembre 2019 che ha sancito il non luogo a procedere per i medici dell’ospedale “Sandro Pertini”, il nosocomio dove nel 2009 morì il geometra romano, sei giorni dopo l’arresto. Un’affermazione, quella dei giudici, che di fatto riprende e amplifica la requisitoria del procuratore generale Mario Remus, il quale definì la prescrizione ormai intervenuta “una sconfitta per la giustizia”.

Nonostante la prescrizione, - prosegue il Fatto - i giudici nelle motivazioni entrano nel merito della vicenda e individuano le possibili responsabilità dei medici, specificate dai periti, ai quali risulta “plausibile ” e “supportata dai dati scientifici disponibili” l’ipotesi che “una diversa cura (alimentazione adeguata, monitoraggio cardiaco), in particolare se messa in atto fin dai primi giorni di ricovero, avrebbe potuto evitare il decesso”. “La sentenza nei confronti dei medici – ha detto invece Ilaria Cucchi, sorella del geometra – ha comunque riconosciuto la multifattorialità della morte di Stefano. Senza quel violentissimo pestaggio non sarebbe mai stato ricoverato e non sarebbe Stefano Cucchi".