Cronache
Delitto D'Antona, reddito di cittadinanza all'ex brigatista. La polemica
L'ex brigatista Saraceni, condannata a 21 anni e 6 mesi per l'omicidio di Massimo D'Antona, percepisce il reddito di cittadinanza. È polemica: “È una vergogna"
Omicidio D’Antona, l’ex brigatista Federica Saraceni percepisce il reddito di cittadinanza: scoppia la polemica
E' polemica sul reddito di cittadinanza che verrebbe percepito da alcuni ex brigatisti. "Come raccontare o spiegare ai familiari delle persone uccise? Che reazione potrebbero avere? Non può esserci un premio per queste persone" si interroga, parlando con l'Adnkronos Roberto Della Rocca, presidente dell'Associazione nazionale vittime terrorismo. "Se si tratta di condannati passati ingiudicato a tutti gli effetti, è evidente che non può essere riservato un premio di tale portata!!!! E non voglio dire altro".
Un vero scandalo per Adriano Sabbadin, figlio di Lino, il macellaio di Santa Maria di Sala, a Venezia, ucciso a colpi d'arma da fuoco nella sua macelleria il 16 febbraio 1979 da Cesare Battisti e Diego Giacomin, commenta la notizia del reddito di cittadinanza che verrebbe percepito da alcuni ex brigatisti. "Vergognoso, vergognoso! Non c'è altro da dire" sottolinea, parlando con l'Adnkronos Adriano Sabbadin. "Sono senza parole - aggiunge Sabbadin - vergognoso, scandaloso che queste persone percepiscano il reddito di cittadinanza dopo gli atti commessi e il dolore arrecato. In realtà questa cosa non meriterebbe alcun commento. Io certo no posso fare nulla....ma altri sì".
Chiede un intervento del governo Maurizio Campagna, fratello di Andrea agente della Digos ucciso a Milano nel 1979 in un attentato in seguito rivendicato dai Proletari Armati per il Comunismo. ''Sicuramente il governo dovrebbe vietare che personaggi del genere possano percepire il reddito di cittadinanza, dovrebbero essere interdetti a vita a tali provvedimenti" dice all'Adnkronos. "E' una questione politica - ha aggiunto Campagna - e mi auguro che i politici, che il governo prenda dei provvedimenti in merito perché queste persone hanno fatto del male, hanno provocato dolore a tante famiglie con le loro azioni e non vedo perché debbano percepire il reddito di cittadinanza".
"Qualcuno ha commesso un errore dato che la norma prevede dei paletti, dei requisiti che devono essere rispettati - ha concluso Campagna - l'errore dovrebbe essere corretto e mi auguro che venga fatto al più presto. Alcune di queste persone hanno fatto la bella vita all'estero, senza pagare contribuiti o altro, ed ora percepiscono il reddito di cittadinanza. Mi auguro che chi di dovere prenda provvedimenti".
Reddito di cittadinanza all’ex brigatista: Madia (Pd), caso Saraceni dimostra che norma è sbagliata
“Il caso della brigatista Saraceni che attualmente può percepire il reddito di cittadinanza, rende chiaro che la norma è sbagliata e su questo punto bisogna intervenire. Ho presentato una interrogazione sul caso”. Così la deputata dem, Marianna Madia, sul suo profilo Twitter.
Reddito: Bernini (FI), governo rifletta su sussidio a ex terroristi
"Io tifo per l'Italia, per i giovani e per il lavoro. Invito la maggioranza a fare una riflessione su alcuni modelli che non hanno funzionato come il reddito di cittadinanza che è finito a usurai, ex terroristi e persone che si fingevano disoccupate e indigenti. Puntate molto di più sulla formazione qualificante che non lasci soli quegli imprenditori che fanno alta tecnologia e che in Italia per fortuna sono moltissimi". Lo ha detto Anna Maria Bernini, a Mattino Cinque. "A volte - ha detto ancora la capogruppo FI al Senato - i giovani si trovano in difficoltà perché la scuola o l'università li forma per delle professioni che non hanno corrispondenza nel mondo reale. Lo dimostrano settori come quelli della meccanica e della meccatronica che non trovano ragazzi da assumere. Da un lato quindi i ragazzi vanno stimolati, orientati e formati meglio, ma dall'altro bisogna intervenire perché spesso ci troviamo ad avere un gap tra le imprese che crescono velocemente e le competenze sviluppate dai nostri giovani".
Reddito: Rizzetto (FDI), ulteriore schiaffo a parenti delle vittime
“Il reddito di cittadinanza riconosciuto alla ex brigatista Federica Saraceni, condannata per l’omicidio del giuslavorista Massimo D’Antona e attualmente agli arresti domiciliari, è un ulteriore schiaffo ai parenti delle vittime del terrorismo. Le numerose criticità che fondano l'istituzione del reddito di cittadinanza, più volte denunciate da me e da Fratelli d’Italia, hanno generato anche questo scempio. Ora, dopo la vicenda della Saraceni, temiamo possano esserci altri condannati per gravi reati, che stanno ricevendo il reddito di cittadinanza e per questa ragione presenterò una interrogazione parlamentare”. E’ quanto dichiara in una nota il deputato di Fratelli d’Italia, Walter Rizzetto, che chiede con un’interrogazione lo stop all’assegno di 623 euro che la ex BR riceve da agosto.
Reddito: Lega diserta lavori Camere per protesta caso ex brigatista
"Il reddito di cittadinanza all’ex brigatista Federica Saraceni, condannata per l’omicidio di Massimo D’Antona, è un insulto intollerabile per i parenti della vittima e per tutte le persone perbene. La Lega non parteciperà a nessun lavoro d’aula e di commissione finché il governo non spiegherà questo scandalo e quest’ingiustizia sarà sanata". Così i capigruppo della Lega, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari.