Cronache

Droga, arrestato a Firenze latitante albanese

Di Redazione Cronache

L'uomo è riconosciuto quale capo indiscusso del cartello albanese che agiva alla pari con i narcotrafficanti colombiani ed ecuadoregni

Arrestato latitante albanese

E' stato rintracciato ed arrestato, nei giorni scorsi nel quartiere Beylikduzu ad Istambul, il latitante albanese Dritan Rexhepi. Il lavoro di intelligence ed analisi sviluppato nell'ambito dell'attività coordinata dal Servizio per la cooperazione internazionale di polizia con il segretariato generale di Interpol Lione, il Servizio centrale operativo della polizia di Stato e la S.i.s.c.o. di Firenze, ha permesso di acquisire elementi utili ad accertare che il latitante, dopo la sua fuga dall'Ecuador, si fosse rifugiato in Turchia. Dritan Rexhepi, precisa la polizia in una nota, è "riconosciuto quale capo indiscusso del cartello albanese che agiva alla pari con i narcotrafficanti colombiani ed ecuadoregni".

Grazie ad una serrata collaborazione bilaterale tra le autorità italiane e la polizia turca, polizia nazionale e direzione centrale Intelligence antidroga, coadiuvata dall'esperto nazionale per la sicurezza, è stato possibile arrivare al rintraccio e all'arresto. Fuggito in Italia dall'Albania, è finito nel mirino degli investigatori per rapine e traffico internazionale di stupefacenti. Come ricostruisce la polizia, l'uomo, "arrestato e condannato a 16 anni di reclusione dal Tribunale di Firenze, è evaso dal carcere di Voghera nel 2011. Successivamente arrestato in Belgio per la commissione di molteplici rapine, è evaso nuovamente anche dal carcere belga".

"Nel 2014 è stato tratto in arresto in Ecuador per traffico internazionale di stupefacenti, condannato a 13 anni di reclusione, si è reso nuovamente irreperibile nel 2021, generando grande clamore in quella nazione, per le modalità che hanno permesso il suo allontanamento", sottolinea la polizia. Secondo l'accusa durante la sua detenzione nel carcere di Guayaquil è riuscito, attraverso l'utilizzo di chat criptate, a costituire un cartello di narcotraffico albanese, ''Kompania Bello'', dedito alla produzione, trasporto e distribuzione di ingentissimi quantitativi di cocaina, prodotti in Colombia, trasferiti in Europa e distribuiti con il marchio esclusivo ''Bello''.