Cronache

Elezioni Campania, De Luca imbarazza Renzi. Ex fascisti, antigay e clan

L'ex capogruppo della Destra Aveta: "I gay fanno schifo". Enricomaria Natale e i sospetti di camorra sul padre. Nelle liste che sostengono Vincenzo De Luca spuntano nomi scomodi per il Pd e Renzi. Senza contare la già discussa vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto in prima persona...

L'EX FASCISTA ANTIGAY - "I gay mi fanno schifo. Si può ancora dire in un Paese libero e democratico?". Parola e musica di Carlo Aveta, ex capogruppo della Destra e ora in campo con il centrosinistra a sostegno del candidato governatore in Campania Vincenzo De Luca. La frase sui gay fu pronunciata da Aveta in occasione del gay pride del 2014. Una candidatura che fa molto discutere in casa Pd e tra gli elettori del centrosinistra. Aveta, candidato in una delle liste alleate di De Luca, ha lunghi trascorsi nella destra non proprio moderata e anche Gianni Cuperlo ha lanciato una stoccata sul tema: "Non credo che i nostri iscritti siano preoccupati dell'Italicum, ma piuttosto dal fatto che una persona che si fa le foto ricordo sulla tomba di Mussolini sia candidato col Pd".

EX COSENTINIANI - Ma quella di Aveta non è l'unica candidatura che fa storcere il naso al centrosinistra e imbarazza, e non poco, Matteo Renzi. Tra gli altri c'è anche Rosalba Santoro Turco, ex sostenitrice del centrodestra e di Nicola Cosentino e moglie del politico Pdl Nicola Turco. La Santoro Turco ora sostiene De Luca nella lista Campania in Rete. C'è poi il caso di Enricomaria Natale, al quinto posto della medesima lista della Santoro Turco (Campania in Rete). Natale, consigliere uscente di Forza Italia, è il figlio di Mario Natale, arrestato due volte perché sospetto di rapporti con la camorra. Natale senior fu poi prosciolto e risarcito per ingiusta detenzione ma il caso politico resta, anche perché Natale junior è stato a lungo avversario e oppositore dell'omonimo Renato Natale, sindaco anti clan di Casal di Principe. Insomma, su De Luca si addensa qualche ombra e il caso è arrivato a imbarazzare anche Renzi, che non si può permettere scivoloni in terra campana.