Cronache

Elezioni Roma, il sogno di Virginia Raggi per i romani: 7 nuove linee di tram

Pronto lo show social di Raggi sui trasporti con i progetti di 7 linee di tram per Roma. Intanto i dissidenti M5S lanciano l'amo al Pd

Elezioni Roma, dopo le buche stradali che quasi non ci sono più è ora di far sognare i romani. E così il sindaco candidato, Virginia Raggi si prepara allo show dei trasporti: 7 linee di tram per un investimento calcolato in 3,8 milioni di euro solo per la progettazione.

Mentre il Pd aspetta le Primarie e il centrodestra invece un miracolo chiamato Guido Bertolaso, la vera lotta per le elezioni di ottobre a Roma è tra i big Virginia Raggi e Carlo Calenda.

I disturbartori M5S
L'unico disturbo per il “manovratore Virginia Raggi è rappresentato dalla fronda M5S, i quattro contrari alla sua candidatura, che chiedono invece un'alleanza progressista già al primo turno. Tradotto dal politichese-grillino: un abbraccio elettorale col Pd per raggiungere i numeri sufficienti a guadagnare il diritto al ballottaggio. Scrivono così Enrico Stefano, Angelo Sturni, Donatella Iorio e Marco Terranova: "Ci rivolgiamo al Movimento Cinque Stelle romano e alle altre forze politiche del campo progressista. In questi cinque anni di consiliatura abbiamo potuto appurare che i punti di convergenza esistono e vi sarebbero pure i presupposti per poterli sviluppare insieme. Non abbiamo compreso le ragioni politiche per cui non sia stato possibile avviare proprio da Roma il laboratorio per le elezioni politiche del 2022 o del 2023".

Il Pd è avvisato per il ballottaggio
E poi avvertono il Pd e i suoi alleati minori: “Davvero non si riesce a capire perché al primo turno le altre forze politiche sono responsabili di aver ridotto Roma in macerie, mentre al secondo turno, quando evidentemente si ha bisogno di ulteriori voti per vincere, si è disposti a chiedere il loro appoggio. Per caso, quando entrano in gioco le poltrone diventa tutto improvvisamente legittimo?".

Mentre si discute di alleanze, la Raggi va avanti per la sua strada solitaria. Forte del rinvio elettorale, prova a convincere i romani che dopo le lacrime e sangue per risanare i conti delle aziende partecipate e del Campidoglio, sia arrivata la “primavera elettorale”, con cantieri, progetti e opere che si possono toccare con mano.

Ecco allora che da Roma Servizi per la Mobilità arriva la gara bandita mercoledì per la progettazione di 7 linee di tram, un progetto faraonico che potrà vedere la luce tra minimo 5 anni ma che basta per far sognare. E' la tecnica chiara della “città che verrà”, nel senso che dalla gara di progettazione, al reperimento dei fondi e quindi ai cantieri, il tempo è destinato a dilatarsi a dismisura. Ma tanto basta per scrivere un post sui social e raccontare con enfasi come si è cambiato il volto di Roma. Sulla carta.

Per dovere di cronaca, questi ii progetti messi a gara: Tranvia Barletta-Clodio; Tranvia viale Angelico-Parco della Musica; Tranvia Mancini-Vigna Clara; Tranvia Tiburtina-Ponte Mammolo; Metrotranvia Anagnina-Torre Angela (Linea H); Tranvia Tor Vergata-Scambiatore A1 (prolungamento linea G); Tranvia Marconi-Appia Antica-Subaugusta.