Cronache
Elezioni Roma, Salvini cade nella buca di Tor Pignattara. Sui social è il caos
A Roma si vota, spariscono i fatti: lo squarcio è colpa di Acea. Ma specie sul web l'importante è sfruttare ciò che è utile a noi, dannoso per gli avversari
Ieri l'ennesima buca, o meglio voragine, si è aperta a Roma, a Tor Pignattara, inghiottendo due automobili. Sui social è stato tutto uno sghignazzo, ma sui social il caos ci sta. Ma a ottobre ci sono le elezioni comunali, quindi è arrivata pure la politica. Incluso l'immancabile Matteo Salvini che si è buttato a capofitto. Nulla sapendo della faccenda.
"Torpignattara, voragine inghiotte auto, per fortuna nessun ferito. Benvenuti a Roma". Così scriveva sui social il leader leghista, postando le immagini dello squarcio nell'asfalto di via Zenodossio, con le macchine sprofondate. Frizzi, lazzi, engagement che è quello che a Salvini (o meglio, a Luca Morisi) riesce più del resto. Ovvio il sottotesto: è colpa di Virginia Raggi.
Che, a scanso di equivoci, di colpe vere ne ha a decine. Ma non è una buona ragione per inventarsene altre. Sulla pagina Facebook di capitan spiritosone interveniva Linda Meleo, assessore alle Infrastrutture di Roma Capitale, a spiegargli ciò che era già abbastanza chiaro, e già era stato scritto, appena l'incidente era avvenuto: "Si tratta di una strada privata. Danno provocato da conduttura idrica rotta - diceva la Meleo - e grande perdita acqua. A Roma abbiamo investito 450 milioni di euro e rifatto più di 800 km di #StradeNuove. Questi sono i fatti. Da te solo #Blablabla #SalviniChiacchierone". Ora, lasciamo stare gli 800 km di presunte strade nuove: questo, in fondo, non è un articolo sulla Meleo. E' però vero che quel che è accaduto ieri è, semmai, responsabilità di Acea. Le grandi quantità di acqua liberate dalla rottura di un condotto letteralmente dilavano il terreno. E' spesso così, per le voragini che in continuazione si aprono nella Capitale: con la particolare geologia della città a peggiorare le cose. Ma che conta tutto questo? L'importante è prendere più voti possibili. Se lo si fa raccontando la qualunque a gente che staziona sui social convinta che là si faccia informazione, pronta a combattere la battaglia del giorno, va bene comunque. Poi, se su queste basi si vincono le elezioni, alla prova della realtà ci sarà da ridere. Perché, a scanso di equivoci, tutto questo non viene scritto per favorire l'attuale giunta. Viene scritto perché si vorrebbe che la Capitale d'Italia fosse amministrata da qualcuno serio, competente, e che sappia quel che dice. E' chiedere troppo?