Erri De Luca, "le sue frasi sulla Tav non idonee a istigare reati"
Le frasi rilasciate ad alcuni organi di stampa da Erri De Luca, a proposito della Torino-Lione che "va sabotata", non influenzarono e istigarono direttamente il popolo dei No Tav. E' quanto si legge nelle motivazioni, depositate oggi a Torino, della sentenza emessa dal giudice torinese Immacolata Iadeluca, che lo scorso ottobre ha assolto lo scrittore dall'accusa di istigazione a delinquere.
Lo scrittore, da sempre vicino alla lotta dei No Tav, era stato processato per avere detto, durante alcune interviste, che era giusto “sabotare” i lavori dell’Alta velocità nella vallata piemontese. “Resto convinto – era una delle frasi contestate a De Luca – che il Tav sia un’opera inutile e continuo a pensare che sia giusto sabotarla“. La giudice Iadeluca ritiene che “il contesto nel quale si calano le parole” dello scrittore non sia quello “predisposto al recepimento di un messaggio istigatorio specifico”. In primo luogo, De Luca rilasciò quelle dichiarazioni a due testate generaliste “dirette a un pubblico nazionale”, non a pubblicazioni rivolte potenzialmente a “destinatari più propensi” ad accogliere l’invito, come potevano essere quelle della Valle di Susa o quelle di “ispirazione anarchica”.