Cronache
Euro 2020, Inghilterra: la sconfitta fa aumentare i casi di violenza domestica
Quando c'è il calcio in televisione le segnalazioni di aggressioni aumentano del 28%... ma se l'Inghilterra perde si va al 38%!
La sconfitta dell’Inghilterra negli Europei di calcio è anche un problema sociale: quando la squadra dei Tre Leoni perde, aumentano le violenze contro le donne! A rivelarlo è una ricerca dai risultati inquietanti
Women’s Aid, ente benefico nazionale contro la violenza domestica, ha pubblicato una ricerca dai risvolti veramente allarmanti. “C’è chi pensa che il calcio sia questione di vita o di morte… beh, per qualcuno lo è veramente”.
Inquietante anche lo slogan della campagna: “He’s coming home”, ovvero “lui sta tornando a casa”, che fa il verso a quel celebre – e sfortunato – “It’s coming home” che dal 1996 accompagna l’Inghilterra nei tornei internazionali.
Football doesn't cause domestic abuse, but existing abuse can become more frequent or severe.
— Women's Aid (@womensaid) July 11, 2021
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Il legame tra le partite di calcio in tv e l’aumento della violenza domestica non è un fatto nuovo, purtroppo. Già in occasione dei mondiali 2018, era stato denunciato come in occasione degli incontri sportivi i casi denunciati salissero del 28%, con punte del 38% quando l’Inghilterra perdeva.
Come spiegato una vittima, Sharon Bryan, a Metro: “Il calcio è sempre stato un fattore scatenante per le violenze del mio ex marito. Ho perso il conto delle aggressioni che ho subito quando la sua squadra perdeva o quando l’Inghilterra veniva sconfitta in un torneo internazionale”.
La donna ha spiegato che il calcio non è in se stesso una causa di violenza, però “se hai a che fare con una persona la cui natura è violenta e possessiva e se magari ci aggiungi dell’alcool, allora ti trovi alle prese con una situazione potenzialmente rischiosa per la tua vita”.
L’alcool è certamente una concausa della violenza e spesso – non solo in Gran Bretagna – accompagna la visione delle partite.
Le aggressioni domestiche solitamente partono nelle quattro ore prima dell’inizio delle partite, per arrivare al picco a 10/12 ore dal fischio iniziale. Anche per questo motivo, si è cercato di spalmare gli orari delle partite a tarda sera o in giornate infrasettimanali, così da diminuire il numero di persone che passano l’intera giornata a bere e poi danno sfogo alla propria aggressività quando le squadre iniziano a giocare.
Un’operatrice di help-line contro la violenza casalinga spiega che: “In occasione dei principali tornei di calcio, le richieste di aiuto arrivano dopo qualche giorno, perché le donne aspettano che la tempesta sia passata. Subito dopo un’aggressione, la vittima è sotto shock, sconvolta e a volte anche ferita fisicamente. Per questo è normale che non riesca subito a chiedere aiuto”.