Cronache
Femminicidi, l'orrore non si ferma. Da gennaio arrivati a quota 108. Giulia Bongiorno: "Punire chi non applica il codice rosso"
L'avvocato e senatore: "Strage quotidiana, la politica superi le barriere ideologiche per vincere la battaglia"
Femminicidi, una strage quotidiana che in Italia ha visto arrivare il bilancio delle vittime - da gennaio a ieri - a quota 108. Sul tema è intervenuta l'avvocato e senatore Giulia Bongiorno: "Fatti passi in avanti ma la strada è lunga"
I femminicidi e la violenza sulle donne sono due temi orrendi che però sono ancora radicati in Italia. A confermarlo sono i dati del Viminale che parlano di 108 donne uccise da inizio 2024 a ieri. Un numero davvero elevatissimo specialmente se si pensa ai risvolti che i femminicidi portano con se. Storie atroci che spesso si consumano nell'ambito familiare. Ecco allora che la difficoltà a denunciare e una sorta di omertà legata alla speranza che qualcosa possa cambiare innescano una miscela letale.
A confermalo è l'avvocato Giulia Bongiorno che proprio questa mattina era presente al convegno "La violenza sulle donne come arma di guerra". Ed è qui che la senatrice ha fatto il punto della situazione: "Partiamo subito col dire che non esistono destra o sinistra quando di parla di violenza - dice - serve superare le barriere ideologiche e combattere tutti assieme per arrivare a un risultato. Negli anni sono stati fatti passi enormi in avanti ma la strada è ancora lunghissima. Gli strumenti ci sono, abbiamo inasprito le pene per lo stalking ed introdotto il sistema del codice rosso. Spesso però, specialmente in quest'ultimo caso, non tutto funziona bene ed è per questo che bisogna cominciare a punire chi resta con le mani in mano".
E poi ancora: "Spesso come centrodestra ci accusano di creare reati inutili ma le tante norme portate avanti in favore delle donne sono arrivate grazie alla spinta di tutti, non dobbiamo fare l'errore di creare una gerarchia delle violenze, è un crimine che va punito con la massima fermezza".