Cronache
Figlio Grillo, sono 2 le ragazze. Parla il pm. Ciro, un selfie incriminatorio
Gregorio Capasso: "Siamo vicini a chiudere, tutelerò tutte le parti". Presto la decisione: rinvio a giudizio o archiviazione
Figlio Grillo, sono 2 le ragazze. Parla il pm. Ciro, un selfie incriminatorio
Il caso dell'accusa di stupro di gruppo ai danni del figlio di Beppe Grillo e di suoi tre amici, si è amplificato dopo il video pubblicato dal garante del Movimento 5 stelle che scagionava il figlio e accusava la ragazza di non aver denunciato subito, ma solo dopo 8 giorni. A fare un po' di chiarezza sulla vicenda arrivano le parole del procuratore che cura l'indagine ai danni di Ciro Grillo e dei tre compagni, Gregorio Capasso. "Presto - spiega il pm alla Stampa - questa vicenda sarà definita. Non passerà molto tempo», precisa, facendo capire che si è vicini alla conclusione: se chiedere il rinvio a giudizio e quindi il processo. Oppure l’archiviazione. Anche se, secondo quanto trapela, gli investigatori avrebbero trovato nel telefonino del rampollo di casa Grillo un selfie considerato particolarmente incriminante per lui.
«Di questa indagine non posso e non voglio parlare: questo ufficio ha il dovere di tutelare i soggetti interessati a questa vicenda. Tutti», ripete il capo della Procura di Tempio Pausania. E sottolinea che «da quando è esploso questo caso, non ho mai parlato con alcun giornalista». Adesso - prosegue la Stampa - decide di farlo, ma in presenza di un ispettore di polizia e di un carabiniere. I testimoni. Grillo ha già ingaggiato un medico legale, anticipando l’impianto accusatorio (meglio dire probatorio) della Procura. Ha scelto Marco Salvi, un outsider, per dimostrare attraverso le foto ed i video che la ragazza violentata era in parte consenziente: non ubriaca, ma in grado di capire cosa stava facendo. Un compito non facile. E adesso la partita giudiziaria si gioca su questo campo, nel voler trasformare la vittima in “colpevole”. Un terreno minato.