Cronache

Galan lascia Villa Rodella e si porta via i water e i termosifoni

Nei giorni scorsi aveva lasciato la sua dimora cinquecentesca traslocando in un rustico sempre sui Colli Euganei, portando via anche alcune suppellettili che non avrebbe potuto toccare così come dei termosifoni (la casa ha un sistema di riscaldamento a ventilazione ed utilizzati per arredo) e alcuni sanitari che invece avrebbero dovuto rimanere sul posto, causando così di fatto il deprezzamento dell'immobile che andrà all'asta. Una mossa che è stata letta da qualcuno come una ripicca per la confisca da 2,6 milioni che aveva subito per lo scandalo Mose.

L'ex governatore del Veneto Giancarlo Galan, coinvolto nell'inchiesta sul sistema di dighe mobili nella Laguna è finito al centro delle critiche per aver portato via più di quanto dovuto da Villa Rodella, dove viveva assieme alla famiglia. L'ex ministro, però, ha scritto immediatamente alla Procura della Repubblica di Venezia assicurando che è pronto a restituire quanto ha portato via dalla sua casa sui Colli Euganei, confiscato dal Demanio per saldare il conto da 2,6 mln di euro allo Stato, come deciso dalla sentenza di patteggiamento (di due anni e dieci mesi).

Ma, il suo difensore, l'avvocato Antonio Franchini, sminuisce decisamente l'accaduto spiegando che "Si tratta solo di un equivoco su che cosa viene definito come arredamento, e quindi asportabile, e cosa non lo è, e fa invece parte stabilmente dell'edificio".

"In ogni caso - spiega il legale veneziano - abbiamo già scritto alla Procura e presto ci sarà un incontro con l'Agenzia del Demanio per capire cosa va restituito e per provvedere immediatamente al ripristino di Villa Rodella. Galan non sapeva che cosa poteva prendere e cosa invece doveva lasciare". Il 4 novembre prossimo poi la posizione dell'ex governatore del Veneto sarà vagliata dal giudice di sorveglianza al quale verrà richiesta dai suoi difensori per l'affidamento in prova ai servizi sociali per il fine pena della condanna a 2 anni e 10 mesi che sta trascorrendo ai domiciliari.