Gela, furto d'acqua dalla condotta pubblica: indagati 26 imprenditori agricoli
Trasformati in ingegneri idraulici hanno creato una rete parallela alla condotta idrica Gela-Aragona. Coinvolto anche Calogero Ferro: ha precedenti per mafia
“Durante le indagini – ha detto il procuratore Fernando Asaro – è emerso che nel mese di marzo dello scorso anno la società Siciliacque ha immesso in rete 75 litri al secondo di acqua dal nodo Gela lungo la condotta e presso il serbatoio Safarello ne sono arrivati solo due creando disagi alla distribuzione idrica a Licata”.
“Ma i furti non sono finiti – ha detto il sostituto procuratore Luigi Lo Valvo – stamattina sorvolando la zona ci siamo accorti che ce ne sono altri”. Il mega furto d’acqua sarebbe avvenuto in una zona di campagna tortuosa, al confine tra le province di Caltanissetta ed Agrigento. Siciliacque ha creato delle squadre tecniche per la ricerca degli allacci abusivi “e un dipendente – ha raccontato il dirigente del commissariato di Gela, Filippo Puzzo – è stato pesante minacciato”.
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di furto aggravato d’acqua potabile con l’aggravante di aver commesso il fatto su beni destinati a pubblico servizio e utilità.
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