Cronache
Gennarino Masiello (Elti): "Il tabacco è un comparto non marginale in Europa"

In corso di svolgimento a Sofia il World Tobacco Conference sulle prospettive ed il rilancio del comparto tabacchicolo nel vecchio continente
Il presidente europeo di ELTI (European Leaf Tobacco Interbranch) Gennarino Masiello (nella foto) ha aperto oggi a Sofia la World Tobacco Conference sul tema “A new era for the EU & World Tobacco”, alla presenza del ministro dell’agricoltura bulgaro Rumen Porozhanov. Al rappresentante del governo della Bulgaria, che esprime la presidenza di turno del Consiglio dell'Unione Europea, il leader italiano del comparto tabacchicolo ha presentato i numeri e il programma di lavoro per il rilancio della produzione sul vecchio continente.
“Siamo grati per le parole di apprezzamento per questa filiera -ha detto Masiello- che molte volte è stata ostacolata, avversata, esclusa dalla Pac. L’intervento del ministro Porozhanov ci lascia ben sperare. Credo che le questioni da affrontare siano tante ed hanno bisogno di molta attenzione, visto il clima che ci circonda. ELTI è la prima interprofessione transnazionale, comprende 12 Stati membri dell'Europa e rappresenta circa 100 mila ettari di coltivazione, 65 mila imprese, 500 mila lavoratori occupati. Quindi non è affatto un comparto marginale in Europa e per questo motivo evidentemente dovremo lavorare tanto per fare in modo che questa filiera possa rafforzarsi, crescere e durare nel tempo. Ad ELTI hanno dato vita per la prima volta le due associazioni che rappresentano gli agricoltori e i trasformatori, ed è un'occasione importante per poter programmare un progetto futuro del comparto tabacchicolo. I temi da affrontare li possiamo racchiudere in due argomenti. Da una parte le politiche del budget e delle regole, che all'interno della filiera devono essere sempre più uniformi in tutti i Paesi dell'Europa, perché non vince uno a discapito di altri, altrimenti non andiamo da nessuna parte. L'Europa nel tabacco rappresenta meno del 3% del mercato mondiale. Pertanto il nostro futuro non potrà essere nel contenimento dei costi e nelle dimensioni aziendali, ma potrà essere quello di raccogliere la sfida delle innovazioni”.
La qualità globale del tabacco è l’obiettivo al quale, dal 2010 la filiera italiana, in particolare, sta lavorando costantemente e che oggi consente di spendere sul mercato un target importante, oltre che per il valore intrinseco del prodotto, per una serie di valori aggiunti che riguardano l’economico, il sociale, l’ambiente e il territorio. Un risultato che richiede impegno per realizzarlo e per migliorarlo nel tempo e dove la formazione gioca un ruolo fondamentale, in funzione del risultato di mercato atteso nelle relazioni contrattuali.