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Giornata della memoria, ad Auschwitz ottant’anni dopo per non dimenticare: presente anche Mattarella

Giornata della memoria, presidenti e reali alla cerimonia del luogo simbolo della Shoah

di Redazione

Giornata della memoria, ad Auschwitz ottant’anni dopo per non dimenticare

Una giornata per non dimenticare gli orrori del nazi-fascimo, in cui non si deve allentare l'attenzione davanti alle pulsioni negazioniste sempre più crescenti o a movimenti e partiti che si ispirano apertamente a idee politiche che si speravano seppellite dalla vergogna della Shoa: è questo l'obiettivo della mega-cerimonia che si svolgerà oggi ad Auschwitz per ricordare gli 80 anni della liberazione del campo di concentramento nazista.  Il mondo non deve dimenticare gli orrori del nazi-fascismo.

Questo impegno è stato confermato dalla partecipazione del presidente Mattarella alla cerimonia, che ha deciso di rinviare la tradizionale commemorazione del "Giorno della Memoria" al Quirinale, per non mancare a questo importante evento. Mentre i leader mondiali sono presenti ad Auschwitz oggi, domani Mattarella terrà un discorso a Roma che si prevede di grande valore simbolico. Durante una visita precedente ai forni crematori di Auschwitz, il presidente sottolineò l'importanza della testimonianza diretta dei sopravvissuti, considerati custodi insostituibili della memoria storica. Affrontò anche il tema delle responsabilità storiche, evidenziando la complicità dei regimi fascisti europei nell'attuare crimini indicibili, e lanciò un forte monito contro i pericoli attuali legati all'odio, all'antisemitismo e all'indifferenza, che richiedono l'impegno di tutta la società.

Anche Papa Francesco, in occasione di questa ricorrenza, ha ribadito che l'orrore dello sterminio di milioni di ebrei e di altre minoranze non può essere né dimenticato né negato. Ha rinnovato il suo appello a combattere l'antisemitismo e ogni forma di discriminazione e persecuzione religiosa, invitando tutti a unire gli sforzi per estirpare queste piaghe.

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