Cronache

Il mistero Jacobs, sparito dai radar prima dei Mondiali di Budapest

Di Giuseppe Vatinno

Campione olimpico nei 100 metri piani e nella staffetta 4x100 alle Olimpiadi di Tokio del 2020 è praticamente sparito dalla scena dopo gli Europei

Il carattere di Jacobs, come noto, è irrequieto e spumeggiante. Ne approfittiamo per ricordare una ingiustizia che riguarda i suoi vistosi tatuaggi che ricoprono praticamente tutto il corpo. Arianna Virgolino è una ex agente che è stata espulsa dalla Polizia di Stato per un piccolissimo tatuaggio al polso, per altro poi rimosso con il laser, fatto quando aveva appena 18 anni. La Virgolino aveva perso il posto di lavoro per "nocumento all'immagine della Polizia di Stato".

L’agente era stata anche premiata dal prefetto di Lodi per una azione meritoria, aveva sedato una rissa, lo stesso giorno in cui aveva avuto notifica della espulsione. Lei aveva fatto prontamente fatto ricorso ma una sentenza del Consiglio di Stato le ha dato torto. Dopo la vittoria di Jacobs a Tokyo la Virgolino aveva lanciato un pubblico appello a Jacobs, il supertatuato, perché spendesse una parola a suo favore ed anche di altri colleghi nelle medesime condizioni. Pure la madre di Jacobs, la signora Viviana, aveva detto che il figlio avrebbe aiutato la poliziotta per il tatuaggio. Tuttavia, l’eroe di Tokyo, non ha mai risposto tutto preso ad osservare i suoi muscoli animare i tatuaggi stessi. Della vicenda si era occupata anche la politica –Matteo Salvini aveva preso pubblicamente la sua difesa- e poi il nulla, proprio come sta accadendo ora con l’olimpionico scomparso.