Cronache
In piazza a Roma per il Family Day. Lo slogan: "Difendiamo i nostri figli"
"Dopo il diluvio, una piazza San Giovanni meravigliosa e piena di sole! La forza della natura! #FamilyDay #stopgender #siamounmilione". Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale del Nuovo Centrodestra, commenta così la manifestazione in corso a Roma sulla famiglia, una manifestazione il cui slogan è “difendiamo i nostri figli, per riaffermare il diritto di mamma e papà a educare i figli e fermare la colonizzazione ideologica della teoria Gender nelle scuole e nel Parlamento e bloccare sul nascere il ddl Cirinnà che consentirebbe in prospettiva adozione e utero in affitto per le coppie dello stesso sesso", spiegano i promotori del Comitato "difendiamo i nostri figli". "Potevamo scegliere altri luoghi di aggregazione presenti nella città di Roma - aggiunge il portavoce del comitato Massimo Gandolfini - ma la nostra sfida era di riempire piazza San Giovanni con centinaia di migliaia di famiglie da ogni parte d’Italia, per proteggere l’innocenza dei bambini e il loro diritto ad avere un padre e una madre e per ribadire la più netta contrarietà ad ogni tentativo di cambiare la nostra bella Costituzione, equiparando le convivenze omosessuali al matrimonio". Non c’è però il ministro Alfano che pure aveva partecipato in passato ad altri Family Day.
Dopo anni di silenzio, a piazza San Giovanni si incontra l'intero mondo pro-life italiano. Fra i movimenti che hanno risposto all'appello: i neocatecumenali, il neonato gruppo dei "parlamentari della famiglia", le "Sentinelle", gli Evangelici, il "Movimento per la vita". Sigle diverse ma unite nel voler affossare il disegno di legge sulle unioni gay in discussione al Senato. Un'iniziativa che, c'era da aspettarselo, è stata accolta da diverse polemiche. Scendono in campo associazioni che difendono le unioni civili. "Diciamo no a qualsiasi forma di insegnamento che neghi le differenze sessuali", ha detto il segretario dell'Unione popolare cristiana (Upc) Antonio Satta - . Siamo per riconoscere i diritti dei singoli, cambiando la nostra legislazione, ma questo non deve portare a uno snaturamento dell'istituto familiare".
Parte all'attacco Franco Grillini, presidente di Gaynet. "Una manifestazione inutile e odiosa, come tutte le manifestazioni d'odio. Perchè quella di oggi non è altro che una piazzata omofoba caratterizzata dall'odio profondo verso le persone lgbt e i loro diritti - ha detto, commentando l'iniziativa dal comitato 'Difendiamo i nostri figli' - . Si dice che si vuol difendere la famiglia ma non si parla di nessuna delle patologie intrafamiliari e delle problematiche economiche che rendono difficilissimo per chiunque, etero od omo che sia, farsi una famiglia così come recita l'art.9 della carta dei diritti della comunità europea". "Altra bufala al centro di questa manifestazione - aggiunge - è il complotto 'gender' completamente inventato nelle stanze vaticane perchè non fa parte né della cultura né delle piattaforme del movimento lgbt e per lo più non si capisce nemmeno cosa voglia dire. Ricorda peraltro il 'complotto demplutogiudaicomassonico' di fascistissima memoria che fu agitato contro la comunità ebraica e fu alla base delle persecuzioni nazifasciste".
Mentre il Gay Center risponde via twitter al Family Day. Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center ha lanciato sui social l'hastag #FamilyGay. "Per noi ogni giorno è #FamilyGay. Twitta anche tu il tuo amore per i tuoi diritti e per la tua famiglia"."La manifestazione di oggi - dice Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center - è un salto nella preistoria dei diritti civili. In più c'è da chiedersi se Alfano ed Ncd sono al governo o già in campagna elettorale per intercettare un voto d'opinione anti gay che comunque nel Paese è largamente minoritario e che lo vede alleato più di movimenti estremisti come Militia Christi - cosa che non si addice molto a un Ministro dell'Interno - che del Pd di Renzi. Le famiglie gay sono una realtà a prescindere da chi vuole cancellarle".