Cronache

Inchiesta Sogei, il braccio destro di Musk attacca. Stroppa: "Io non ho fatto nulla, qualcuno vuole fermarci"

di redazione cronache

Nel mirino finisce la partnership tra l’Italia e Starlink, la società satellitare di Musk. Il giallo dei documenti riservati passati dalla Farnesina

Inchiesta Sogei, il braccio destro di Musk attacca: "Qualcuno, anche nei palazzi, sta provando a fermarci"

Sogei, la società controllata dal Ministero dell’Economia, è finita nella bufera per un'inchiesta che ha portato all'arresto del direttore generale del gruppo, Paolino Iorio. Le accuse sono di corruzione e turbativa d’asta, in relazione a presunte tangenti per una gara d’appalto di Sogei. Tra gli indagati c’è anche Andrea Stroppa, manager di riferimento di Elon Musk in Italia. È lui a confrontarsi con il governo sulla possibilità di una partnership tra l’Italia e Starlink, la società satellitare di trasmissione digitale dei dati, inventata proprio da Musk.

Leggi anche: Corruzione Sogei: 15 mila euro per accelerare gli appalti. Un dirigente e un imprenditore arrestati dalla Guardia di Finanza

Domenica sera, poche ore dopo il successo del test di lancio con atterraggio compiuto da un razzo della SpaceX di Elon Musk, il trentenne Andrea Stroppa - riporta Il Corriere della Sera - ha veicolato su X il proprio messaggio: "Stiamo lavorando per far diventare l’Italia grande partner di SpaceX. Per portare servizi, creare posti di lavoro e far crescere le nostre piccole e medie imprese. Qualcuno, anche nei palazzi, sta provando a fermarci. Fate sentire la vostra voce!". Sapeva qualcosa dell’inchiesta? Ieri ha ripreso quel post: "Un giorno scriverò un libro".

Così l’esperto analista di Musk si dice convinto che la perquisizione della Finanza nei suoi confronti sia una mossa "politica" prima che giudiziaria. Un’iniziativa che punta a delegittimare il colosso. Quindi ribatte a un utente che gli chiede se è in grado di rispondere alle accuse che gli sono state mosse: "Certo, non vedo l’ora". Stroppa, in tarda serata, costringerà la Farnesina a una precisazione: "Nessun documento riservato è stato passato a qualcuno". Più dettagliatamente dicono dal ministero: "Dovrebbe trattarsi di un documento interno, un elenco di necessità espresse dal ministero (il numero delle ambasciate e consolati) da collegare al sistema se eventualmente fosse andata avanti la procedura". Smentita quindi la tesi dei pm: "A Stroppa documento riservato della Farnesina". Resta il giallo sul documento top secret.