Cronache

Indonesia, frustata perché ha fatto sesso prima del matrimonio

Una donna prende a frustate un'altra donna colpevole di aver fatto sesso prima del matrimonio

Una donna prende a frustate in pubblico un'altra donna colpevole di aver fatto sesso prima del matrimonio. La punizione per le donne che hanno rapporti intimi prima del vincolo matrimoniale sono frequenti ad Aceh, territorio ad autonomia speciale dell'Indonesia, situato sull'estremità settentrionale dell'isola di Sumatra. La vittima è in ginocchio, la testa coperta e china. Chi la punisce colpendola sulle spalle ha un cappuccio che le nasconde il volto, non deve essere riconosciuta per ragioni di sicurezza.

La donna punita è stata sorpresa in una stanza d'albergo con un uomo, lei non è sposata e per la Sharia avere rapporti sessuali prima del matrimonio è un "crimine morale" che va punito con le frustate. I colpi sferrati dalla donna mascherata sono scanditi da un militare della Sharia, riporta l'agenzia Afp.

Il “boia” donna fa parte della nuova squadra di fustigazione femminile, sono in otto, addestrate come ufficiali della Sharia nella provincia indonesiana di Aceh, l'unica nel paese che segue la legge indonesiana.

La legge della "strada battuta"

NellʼIslam, la Shariʿah o sharia (in arabo: شريعة‎ sharīʿa 'legge'; letteralmente 'strada battuta'), è un concetto suscettibile a essere interpretato in chiave metafisica o pragmatica. Nel significato metafisico, la sharīʿah è la Legge di Dio e, in quanto tale, rimane sconosciuta agli uomini.

Sebbene in alcuni stati a maggioranza musulmana la sharī‘a venga considerata come una fonte di diritto positivo, nell'Islam delle origini e per molti studiosi attuali (tra i quali Tariq Ramadan) essa è più propriamente un codice di comportamento etico che dovrebbe essere privo di potere coercitivo.

Secondo gli ʿulamāʾ (studiosi delle discipline giuridiche), la shariʿa consente la pena di morte nei seguenti casi: omicidio ingiusto di una persona, adulterio (sia per l'uomo che per la donna), bestemmia contro Dio (da parte di persone di qualunque fede) e apostasia (il ripudio totale del proprio credo). A questi si deve aggiungere anche l’omosessualità, specificatamente indicata come caso assoggettato alla pena di morte.