Cronache
Intossicazioni alimentari estive: ecco i consigli per prevenirle
Caratteristiche, sintomi e rischi. La parola all’esperto gastroenterologo
Intossicazioni alimentari, quali i rischi per l'apparato dirigente
Quali i rischi legati alle alte temperature per l’apparato digerente? Ne abbiamo parlato con il prof. Giovanni Marasco Gastroenterologo e Dirigente Medico presso IRCCS S. Orsola, Ricercatore presso l’Università di Bologna e Referente scientifico Schwabe Pharma Italia. Come si presentano le intossicazioni alimentari estive? “L’intossicazione alimentare può provocare comunemente nausea, vomito, crampi allo stomaco e diarrea con intensità variabile da moderata a severa. L'insorgenza e la sequenza dei sintomi è variabile, ma la maggior parte dei casi di intossicazione alimentare inizia con la diarrea, in genere circa 16-24 ore dopo l'ingestione del cibo contaminato.
Occasionalmente possono esserci febbre o sintomi più gravi come feci sanguinolente, crampi e dolori addominali significativi o disidratazione. Più raramente, l'intossicazione alimentare può portare a sintomi neurologici, come formicolio, visione offuscata o vertigini. Le intossicazioni alimentari possono essere scatenate da diversi microrganismi, tra cui batteri e virus. Tra i più comuni patogeni batterici abbiamo il Campylobacter, spesso presente in carni crude e poco cotte ma anche nell'acqua contaminata, rendendolo una causa frequente di diarrea del viaggiatore, che si manifesta con i comuni sintomi quali nausea, vomito e dissenteria. Uno dei più famosi responsabili di intossicazione alimentari è l’Escherichia coli, che può presentarsi con diarrea, vomito e crampi allo stomaco ma talvolta essere fatale in una piccola percentuale di casi. Le fonti più comuni di questa infezione sono la carne cruda o poco cotta, frutta e verdura, o il contatto con materiale fecale di animali o persone attraverso cibo o acqua contaminati.