Cronache
Inverno lunghissimo. Meteo choc: in Italia arriverà il Burian dalla Siberia
Meteo febbraio, gelide previsioni su inverno 2019
Inverno 2019 choc. Inverno 2019 infinito.
Gli effetti degli stravolgimenti atmosferici sopra il Polo Nord si stanno facendo sentire fino alle nostre latitudine con vortici ciclonici a ripetizione in discesa dall'artico.In questi giorni la neve è tornata ad imbiancare buona parte delle pianure del Nord Ovest e fino a quote bassissime in Liguria, Toscana e Lazio. Nel corso della prossima settimana è atteso un temporaneo miglioramento, grazie alla rimonta dell'alta pressione da Ovest, che garantirà più sole e temperature in leggero aumento.Non si tratterebbe però di un periodo lungo, quanto piuttosto di una breve pausa: la stagione invernale potrebbe riservare ancora delle sorprese con nuove ondate di aria gelida in arrivo dall'Europa Orientale. Ecco nel dettaglio di che si tratta e le possibili conseguenze sull'Italia.
Dando uno sguardo ai modelli meteo a nostra disposizione per le proiezioni sul lungo periodo (GFS) individuiamo i segnali di un inverno prolungato: notiamo infatti che, intorno alla metà di Febbraio, un vasto campo di alta pressione in risalita dalle Isole Britanniche si posizionerà tra la Scandinavia e il Circolo Polare Artico andando a formare un “ponte” che congiungerà l’alta pressione delle Azzorre con le frange occidentali dell'alta pressione russo-siberiana. Questa disposizione sinottica permette di conseguenza alle gelide correnti di fluire verso ovest, raggiungendo l’Europa e l’Italia. Ma c'è di più.
Il rischio Burian - informa www.ilmeteo.it - si fa sempre più concreto: le proiezioni infatti propongono ancora una volta scenari in cui il temibile vento gelido, che nasce in Siberia, il cuore freddo del continente Euroasiatico, potrebbe raggiungere l'Europa continentale entro la fine del mese di Febbraio, puntando direttamente il nostro Paese.
Come ricordiamo sempre si tratta di proiezioni sul lungo periodo quindi suscettibili ancora di importanti variazioni: non resta che attendere e seguire passo passo l’evoluzione atmosferica.