Cronache
Kata, il generale Garofano: "L'incubo di un pedofilo. Il sequestro non regge"
Dopo nove giorni dalla scomparsa della bimba a Firenze la preoccupazione è altissima: "Più passa il tempo, meno probabilità ci sono di trovarla"
"Dopo lo sgombero dell'immobile, - prosegue il generale al Messaggero - non c'erano più interessi in gioco in questo senso. Quindi, perché i sequestratori non si sono fatti vivi e non hanno restituito Kata ai suoi genitori? L'ipotesi del ricatto a questo punto sembra venir meno. Ci sono altre motivazioni dietro il suo rapimento, slegate dalla gestione degli affitti dell'ex hotel Astor. Un pedofilo? Resta tutto quello che ruota attorno al sequestro dei bambini. La cosa che mi sembra chiara, però, è che si sia trattato di un'azione premeditata. Chi ha sequestrato Kata sapeva di poter contare sulla facilità con cui si entrava e usciva da quell'immobile, passando inosservati. Lo studio delle immagini porta via tempo. Per esempio, dalle riprese acquisite finora si vede sull'uscio dell'ingresso, vicino alla bambina, una persona che fa capolino, tentennante. Vanno identificate le persone e raccolte le dichiarazioni sia degli adulti che dei bambini. Solo dopo si possono individuare le piste".