Cronache
L'incidente di Grillo del 1981: "Mai chiesto scusa, ho perso la mia famiglia"
A parlare è Cristina Pozzi, la bambina di 7 anni ora diventata donna, che ha perso i genitori e il fratello: "Col suo silenzio mi ha fatto sentire in colpa"
L'incidente di Grillo del 1981: "Mai chiesto scusa, ho perso la mia famiglia"
Il caso giudiziario del figlio di Beppe Grillo, accusato di stupro di gruppo, insieme a tre suoi amici ai danni di una ragazza, si intreccia ad un altro fatto di cronaca nera che ha visto come sfortunato protagonista il comico genovese. Dopo aver ascoltato le parole del garante del M5s in difesa del figlio Ciro nel video pubblicato su Facebook, senza nessuna parola di conforto nei confronti della giovane accusatrice, ha deciso di parlare dopo un lungo silenzio Cristina Pozzi. Si tratta di una donna, orfana dal 1981 all'età di 7 anni di entrambi i genitori e del fratello proprio in seguito ad un brutto incidente in auto in montagna a Limone Piemonte. Alla guida di quella macchina c'era proprio Beppe Grillo, che venne condannato dal tribuanle di Cuneo per omicidio plurimo colposo.
"Io l’ho cercato, - spiega Cristina Pozzi al Giornale - ma invano. Volevo almeno che mi raccontasse gli ultimi attimi di vita dei miei genitori, che mi desse pace, che mi chiedesse almeno scusa. Poi con il tempo (non ho mai preteso nulla da lui e non voglio farmi pubblicità), - ho solo deciso, adesso che ho raccontato la verità ai miei due figli, di non vergognarmi più. Perché Beppe Grillo - confessa - è stato capace, con il suo silenzio, di farmi sentire in colpa: Perché non c’ero? Perché ero rimasta a casa? Avrei potuto salvarli?. La cattiveria del Grillo uomo, che ha distrutto la mia infanzia e la mia gioventù ora non mi fanno più paura. Beppe Grillo ha ucciso la mia famiglia: era il 21 Dicembre 1981, io ero rimasta a casa a giocare ma mio padre Renzo, mia madre Rossana e mio fratellino Francesco non li ho mai più rivisti".