Cronache

"La chef è nera? Allora qui non mangio": razzismo in un locale di Agrigento

Di Redazione Cronache

E' successo al "Ginger People&Food", dove lavora Mareme Cissè, senegalese, da 12 anni in Sicilia e pluripremiata per i suoi piatti a base di cous cous

Coppia di clienti lascia il ristorante perchè la chef è nera: razzismo in un ristorante di Agrigento

Deplorevole episodio di razzismo nei giorni scorsi ad Agrigento dove una coppia di clienti al ristorante ha preferito alzarsi e andare via dopo aver scoperto che la chef era nera. A renderlo noto è Carmelo Roccaro, presidente della cooperativa sociale Al Karhub che gestisce il "Ginger People&Food". “Dopo avere visto il menù la signora mi ha chiesto se per caso la proprietaria del ristorante fosse una signora negra, di colore. E alla mia conferma si è alzata dicendo che non voleva più cenare qui”: questo il racconto che fa la cameriera, anche lei nera, al titolare del locale. 

La cuoca del ristorante "Ginger People&Food" è Mareme Cissè, chef senegalese pluripremiata. Una professionista della cucina estremamente abile, specializzata nella preparazione di piatti a base di cous cous per cui si è aggiudicata anche il titolo di campionessa mondiale. Mareme è in Italia dal 2012, quando è arrivata ad Agrigento dal Senegal per ricongiungersi con il marito.

Roccaro, dopo aver ascoltato il racconto dalla cameriera, ha pubblicato sui social un resoconto dell’accaduto indirizzando alla cliente una lettera: "Io non conosco chi sei, la tua storia, i tuoi problemi e non oso nemmeno giudicarti. So solo che ho sentito una grande tristezza nel cuore. Ieri sera ho preso consapevolezza di quanto profondo e radicato sia questo sentire che emerge dal lato oscuro delle persone. Ma, ti sembrerà strano, ieri io ti ho anche ammirato. Ti ho ammirato perchè hai avuto la coerenza di dire quello che tante persone, concittadini, amici pensano ma non hanno il coraggio di ammettere. Non importa se si tratta di spazzatura, ma lo hai detto, hai fatto uscire quello che si nasconde dentro di te, sei stata, a tuo modo, sincera. Perché, vedi, noi ci siamo proprio perché esistono persone come te, e non ci disturbano i commenti del tipo "u vidisti? Dintra a cucina su tutti nivuri" o i "negri!" urlati dalle auto in corsa davanti al nostro ristorante".