Lady Gaga ricorda lo stupro subito: "Mi hanno lasciata incinta per strada" - Affaritaliani.it

Cronache

Lady Gaga ricorda lo stupro subito: "Mi hanno lasciata incinta per strada"

La confessione choc nel corso di "The Me You Can't See", la docu-serie sulla salute mentale voluta dal Principe Harry e da Oprah Winfrey

Lady Gaga rivela particolari choc sulla violenza sessuale subita quando aveva 19 anni e sul susseguente crollo psicologico. La cantante italoamericana ne ha parlato in lacrime nel corso di “The Me You Can’t See”, la docuserie di Apple TV sulla salute mentale, creata dal Principe Harry e da Oprah Winfrey.

Lady Gaga aveva già rivelato diversi anni fa di essere stata vittima di stupro, esperienza che si era tradotta nella realizzazione del brano “Til It Happens to You” diventata colonna sonora del documentario “The Hunting Ground” ed eseguita agli Oscar 2016 insieme a decine di altre vittime di stupro.

Nel primo episodio di “The Me You Can’t See”, Lady Gaga ha raccontato ulteriori particolari sulla sua triste vicenda, avvenuta quando cercava di diventare una cantante professionista: “Un produttore mi ha detto: 'Levati i vestiti'. Gli ho detto di no e me ne sono andata. Mi hanno spiegato che mi avrebbero fatto terra bruciata attorno. E non si sono fermati… non hanno smesso di farmi richieste e io ero paralizzata e… non ricordo nemmeno”.

“Capisco il movimento #MeToo, mi rendo conto che alcune persone sono a loro agio con cose del genere, io no”. Lady Gaga tuttavia non ha rivelato il nome del produttore che ha abusato di lei: “Non lo voglio più incontrare. Il sistema è violento ed è una cosa estremamente pericolosa”.

Anni dopo quel terribile episodio, durante una tournèe, Lady Gaga ha accusato una serie di sintomi psicologici: “Provavo dolore, poi niente, quindi stavo male per settimane. E ho capito che erano le stesse sensazioni che avevo provato quando la persona che mi aveva stuprato mi aveva lasciato incinta all’angolo dell’abitazione dei miei genitori perché vomitavo e stavo male. Ero stata violentata e perciò mi avevano tenuta chiusa in uno studio per mesi”.