Lavoro nero, le cifre dell'Italia: 3,3 milioni di lavoratori irregolari
Evasione tributaria e contributiva sui 110 miliardi e 3,3 milioni di dipendenti irregolari: ecco i numeri del lavoro nero in Italia
Lavoro: sono quasi 3,3 mln lavoratori in nero in Italia
"Il Parlamento non sia complice del lavoro nero: sono 3.263.000 i lavoratori vessati in tutti i settori produttivi del Paese". La denuncia e' di Alleanza cooperative italiane, secondo cui "il costo medio orario scende da 16 euro a 8. L'evasione tributaria e contributiva sfiora i 110 miliardi (108,9): vale a dire 1/20 del nostro debito pubblico. Fra le voci piu' rilevanti dell'evasione ci sono l'Iva 35,3 miliardi di euro, il mancato gettito dell'Irpef derivante da lavoro e impresa, pari a 37,6 miliardi, mentre la sola Irap fa registrare una mancata contribuzione di 7,6 miliardi. Il mancato versamento dei contributi, invece, risulta pari a 2,6 miliardi per il lavoratore dipendente e a 8,5 per il datore di lavoro dati". Intervenendo alla I edizione della Biennale della Cooperazione in svolgimento a Bologna, il presidente Maurizio Gardini e i copresidenti Mauro Lusetti e Brenno Begani hanno chiesto al Parlamento "il ripristino delle sanzioni penali relative all'appalto illecito di manodopera e la difesa della liquidazione coatta amministrativa. Entrambe le misure", affermano i tre dirigenti, "sono state 'annacquate' nella scorsa legislatura. Non e' accettabile. Chi compie gravi illeciti nel lavoro deve essere punito, perche' mortifica i lavoratori, droga l'economia, avvantaggia i delinquenti ed estromette gli onesti".
Tra i 3,3 milioni di lavoratori sfruttati dalle false imprese, aggiungono Gardini, Lusetti e Begani, "ce ne sono 100.000 vessati nelle false coop. E' in questo contrasto all'illegalita' che si colloca l'impegno dell'Alleanza delle cooperative italiane, a fianco delle istituzioni. Anche altri settori dovrebbero interrogarsi e adoperarsi. Noi facciamo la nostra parte, chiediamo di inasprire, con l'estensione delle sanzioni penali, la "lotta alle false cooperative" costituite solo per sfuggire alle norme che tutelano il lavoro. La lotta alle false cooperative e alle imprese sfruttatrici di lavoro si combatte anche con misure che colpiscano la committente, perche' chi utilizza le false coop e le false imprese sono altrettanto responsabili e perseguibili. Su questo versante, vorremmo sentire i sindacati piu' in prima linea insieme a noi e agli organi di vigilanza". Per rendere ancora piu' efficace l'attivita di vigilanza, l'Alleanza Cooperative chiede l'istituzione di un Organismo unico di regolazione e di governo dell'attivita' di vigilanza con la collaborazione tra tutti i soggetti: Pa, Centrali cooperative, Agenzia delle Entrate, Ispettorato nazionale del lavoro, Banca d'Italia. "La promozione della cultura della legalita' e' una grande opportunita'. L'illegalita' altera la concorrenza, danneggia l'economia, mortifica le persone. Integrita', onesta' e comportamenti sobri invece, alimentano la fiducia e il fare buona impresa. Per le cooperative legalita' non e' solo rispetto delle norme, ma anche promozione di una cultura in grado di rigenerare fiducia. Riteniamo fondamentale calendarizzare in Parlamento la lotta contro le false coop", concludono Gardini, Lusetti e Begani.
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