Cronache
Libera, attacco del pm Maresca. E Don Ciotti lo querela
"Domani esce questa intervista. E noi questo signore (il pm napoletano antimafia, Maresca, ndr) domani mattina lo denunciamo perche' si tace una, due, tre volte ma quando viene distrutta la dignita' del lavoro di tante persone, e' un dovere ripristinare la verita'". Lo ha detto don Ciotti parlando davanti alla commissione Antimafia dopo le anticipazioni dell'intervista che uscira' domani su Panorama fatta al pm antimafia napoletano Maresca che descrive l'associazione 'Libera' come un monopolio di beni confiscati. "Tanto fango fa il gioco dei mafiosi" ha aggiunto don Ciotti.
Oggi c'e' una semplificazione in atto a demolire un percorso con la menzogna. E' fondamentale la verita'. Perche' va bene le contraddizioni ma non bisogna calpestare la verita'". Lo ha detto don Ciotti, presidente di Libera, parlando davanti alla commissione Antimafia. "I nostri bilanci - ha ricordato - sono pubblici, on line. Nessuno - ha ammonito - metta il cappello addosso a Libera . Noi difendiamo la dignita', la liberta' e la trasversalita' di tutti".
"Il tema dell'infiltrazione e' reale - ha continuato don Ciotti - le nostre rogne sono iniziate con i 17 processi in cui siamo parte civile, li' ci sono situazioni complesse e questo ci ha creato qualche problema evidentemente. Altri problemi vengono dalle cooperative, cammin facendo abbiamo scoperto che delle situazioni erano mutate. Di fatto noi siamo dovuti intervenire, abbiamo avuto anche processi di lavoro che sono stati vinti da noi. Ogni 6 mesi chiediamo la verifica ma qualche tentativo di infiltrazione c'e' ed e' trasversale a molte realta'. Libera e' 1600 associazioni e qualche tentativo, qualche ammiccamento c'e' stato. Abbiamo allontanato dal consorzio Libero Mediterraneo delle realta' che non avevano piu' i requisiti e queste realta' gettano il fango, sono le prime a farlo. Chiediamo alle autorita' di darci una mano".