Libia, bloccati i barconi dei migranti. "In azione milizia con boss di mafia"
Migranti, un gruppo armato impedisce partenza barche da Libia
Un gruppo armato impedisce di salpare alle barche dei Migranti a Sabratha, in Libia, località usata dai trafficanti di esseri umani per iniziare i pericolosi viaggi nel mar Mediterraneo, e rinchiude i profughi in un centro di detenzione. Ciò ha causato l'improvviso calo di partenze nel mese passato, in cui a luglio gli arrivi in Italia dal Nord Africa sono calati del 50% rispetto all'anno precedente, mentre ad agosto i numeri sono ancora inferiori. Ad affermare che l'attività del Gruppo armato è la ragione del calo sono fonti a Sabratha, citate da Reuters.
Una di esse, un civile di Sabratha che ha parlato a condizione di anonimato, racconta che il Gruppo armato "lavora a terra, sulla spiaggia, per impedire che i Migranti partano su barche dirette in Italia". Il Gruppo, ha affermato, è composto da alcune centinaia di "civili, poliziotti, militari". Questo, dice un'altra fonte che segue le attività dei trafficanti di persone, conduce una "campagna molto dura" che è stata lanciata da "un ex boss della mafia". Una terza fonte, non sul posto ma con contatti in Libia, anch'essa con la richiesta di non essere nominata, ha detto che il Gruppo conduce "un significativo sforzo per controllare l'area".
Le due fonti a Sabratha hanno riferito che il Gruppo armato gestisce un centro di detenzione per i Migranti che vengono bloccati o catturati dai trafficanti. Il Gruppo, ha aggiunto una di esse, sta tentando di ottenere legittimazione e fondi da Tripoli e dal governo di unità nazionale. Secondo la fonte civile a Sabratha, se esso non otterrà i finanziamenti potrebbe smettere di operare.