Cronache

Liliana Resinovich: la famiglia non accetta la morte per suicidio, ma la verità rimane inspiegabile

Di Annamaria Leone*

La seconda autopsia sarà in grado di determinare se per la povera Liliana si sia trattato di un suicidio o di qualcosa di diverso?

Liliana Resinovich: la famiglia non accetta la morte per suicidio, ma la verità rimane inspiegabile

La seconda autopsia sarà in grado di determinare se per la povera Liliana, Triestina di 63 anni trovata morta nel boschetto dell'ex ospedale psichiatrico dopo tre settimane dalla sua scomparsa, si sia trattato di un suicidio o di qualcosa di diverso?

Era il 14 dicembre 2021 quando Liliana Resinovich esce di casa facendo perdere le sue tracce. La donna verrà ritrovata priva di vita il 5 gennaio 2022. Era in posizione fetale, aveva il volto racchiuso in due sacchetti per la spesa. Sul volto di Liliana sono state individuate una Tumefazione sulla palpebra, una macchia ematica sulla narice, entrambe sul lato destro, e poi emorragie sul labbro inferiore e sopra l'orecchio sinistro. Questi segni sul volto di Liliana Resinovich alimentano di fatto molti interrogativi ed inaspriscono ancora di più gli animi dei parenti e degli amici di Liliana che sono sempre più persuasi che si sia trattato di un omicidio volontario, convinti che quelle escoriazioni e quelle macchie ematiche potrebbero essere il frutto di un colpo inferto con un oggetto contundente pochi istanti prima che la donna morisse. Di tutt’altro avviso sono gli esperti nominati da Sebastiano Visitin, marito della vittima, certi che quelle tumefazioni siano del tutto casuali: Lilly potrebbe essersele procurate cadendo nel bosco o sbattendo contro gli alberi.

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All'interno dei sacchi neri in cui era avvolta Liliana è stata riscontrata la presenza di una colonia di formiche, definita dagli esperti non abbastanza importante. Anche questa circostanza ha rafforzato nei parenti di Liliana, l’idea che si sia trattato di un omicidio e non di un suicidio. Secondo l’entomologa Fabiola Giusti, consulente del fratello di Liliana, Sergio Resinovich, Liliana Resinovich sarebbe rimasta davvero poco nel boschetto e questo lo desumerebbe dal fatto che dal punto di vista entomologico non è ragionevole pensare che le formiche, se avessero avuto tempo, non avrebbero lesionato Liliana. Ma c’è anche un altro elemento che spinge la consulente a ritenere che il corpo di Liliana sia rimasto poco nel boschetto: i sacchetti erano perfettamente integri suggerendo che siano stati usati solo nelle fasi finali dell'occultamento del cadavere.

Va detto infine che il pessimo stato di conservazione del cadavere di Liliana non è riuscito a dare le risposte sperate, in particolar modo quella relativa alla data del decesso, che la prima autopsia aveva stabilito tra le 48 e le 60 ore prima del ritrovamento. Al momento della sepoltura, infatti, Liliana è stata avvolta in un sacco di plastica e non è stata neppure utilizzata una barra zincata come rivestimento della barra di legno. E proprio tutto questo ha causato inevitabilmente un'accelerazione nel processo di decomposizione.

Nonostante i dubbi dei parenti sul suicidio, oltre due anni dopo la morte di Liliana non ci sono indagati. Sebastiano Visintin, principale sospettato dalla opinione pubblica, attenzionato oltremodo dalla procura e dai consulenti della famiglia di Liliana, sembra non essere coinvolto nella morte di Liliana.

D’altra parte, nei casi di suicidio le dietrologie trovano terreno fertile e non solo impediscono ai familiari di elaborare un lutto incapsulandoli in una vita di odio e di rabbia ma producono anche parecchi danni a soggetti estranei ai fatti cui vengono “attribuiti” omicidi mai avvenuti. Spesso, di fronte ad eventi tragici come il suicidio, le persone preferiscono considerare l'ipotesi dell'omicidio, in cerca di una spiegazione più accettabile. Tuttavia, la verità resta insondabile. In situazioni simili, l'incapacità di comprendere appieno le motivazioni che portano a un atto così definitivo può generare un senso di smarrimento e di impotenza. Ecco perché, nonostante le teorie e le supposizioni, il mistero attorno alla morte di Liliana Resinovich persiste, avvolto nel velo dell'incomprensibilità.

 

* Avvocato e criminologa