Cronache
Mafia, dal turismo alle giunte politiche: in Puglia è allarme criminalità
Dalle classiche estorsioni alle più sofisticate infiltrazioni imprenditoriali: non s'arresta il dilagare della criminalità nel Tacco dello Stivale
Dal metodo mafioso classico della violenza ad alternativa al ruolo dello Stato: estorsione e usura
“In particolare, è storicamente risultato preminente nel rapporto con l'economia del territorio il ricorso agli strumenti dell'estorsione e dell'usura con il fine di piegare le imprese agli interessi dei gruppi criminali locali. Seguendo una tendenza riscontrata anche per altre associazioni mafiose, anche i gruppi criminali operanti in Puglia stanno modificando le proprie modalità operative.
Da una parte accantonando i metodi mafiosi 'classici' incentrati sull'utilizzo della violenza, delle armi, e dell'intimidazione, dall'altra, anche parallelamente ed in via preferenziale, stanno utilizzando una metodologia operativa che si ponga, silenziosamente, sia come un'alternativa ai servizi e al ruolo dello Stato sia infiltrandosi, senza destare allarme sociale e nelle forze di polizia, nell'economia legale.
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“Emerge una differenza di modalità di azione delle mafie all'interno del territorio: nel circondario di Foggia, i gruppi criminali sono maggiormente dediti alle estorsioni; nel Gargano e nella zona di Lecce e Brindisi i gruppi sono interessati prevalentemente al traffico di droga proveniente dall'Europa dell'est; a Cerignola, invece, si registrano assalti ai portavalori e rapine alle banche.”
È questo il quadro avvilente che esce fuori da una delle analisi più tecniche in riferimento alle criminalità organizzate pugliesi. Una regione in cui sono in corso da anni investimenti milionari e ne sono previsti ulteriori di investitori internazionali nel settore del turismo, delle energie rinnovabili, dell’edilizia e del commercio. Il pericolo di infiltrazione mafiosa, ora, è più attuale che mai ed enti, amministrazioni e istituzioni devono mantenere alta l’attenzione lottando contro l’omertà.