Cronache
Mafia, "Mettiti a posto o salti in aria". Ma Condorelli sconfigge il pizzo
Il re dei torroncini siciliani si ribella e ne fa arrestare 40. "La prima minaccia nel 1998, quando c'era ancora mio padre. Chiesero 100 milioni di lire"
Mafia, "Mettiti a posto o salti in aria" . Ma Condorelli sconfigge il pizzo
Il re dei torroncini ha sconfitto la mafia. Giuseppe Condorelli, noto imprenditore siciliano, famoso nel mondo per i suoi gustosi dolci natalizi, ha fatto arrestare 40 mafiosi che gli chiedevano il pizzo. Tra di loro anche un paio di imprenditori che volevano battere la concorrenza in maniera sleale, . "Mettiti a posto o ti faccimo saltare in aria, cercati un amico". Questo il messaggio fatto recapitare sotto la sua azienda. "Mi chiamò di notte una domenica di marzo il guardiano spaventato - spiega Condorelli al Corriere - davanti a quel “pizzino”. Ne parlai con mia moglie Serena e andai subito dai carabinieri. Mai un dubbio per me e mia moglie. Noi vogliamo solo fare vivere i nostri due figli di 14 e 15 anni in una terra senza mafia, senza soprusi". "Il primo assalto risale al 1998, quando ancora c’era la lira e, rispondendo al telefono, mi sentii chiedere 100 milioni in contanti. Abbiamo subito tanti altri tentativi di estorsione, anche quando mio padre era vivo. Tutto sempre immediatamente denunciato alle forze dell’ordine. Lo dissi a mio padre: vado dai carabinieri”.
E lui - prosegue Condorelli al Corriere - mi disse: “Ti accompagno”. Per un mese restammo in casa aspettando le altre chiamate, fingendo di trattare, finché li arrestarono in una cabina telefonica appena fuori paese. Ormai ci sono le condizioni per stare dalla parte della legalità, come mi ha insegnato a fare mio padre. Allora forse c’era qualche incertezza. Oggi non ci sono più alibi. Ogni volta che ci siamo rivolti ai carabinieri della vicina Paternò o al comando provinciale dell’Arma l’impegno attorno a noi è apparso subito concreto e visibile. E scatta la mano dello Stato".