Marco Prato, il testamento: dallo smalto rosso alle canzoni di Dalida
Omicidio Varani, il testamento di Marco Prato: donate gli organi e mettetemi lo smalto rosso
Il testamento di Marco Prato in 11 punti
"Ascoltate Dalida, donate gli organi, lasciatemi lo smalto rosso". E ancora: "Mi sono sempre divertito di più ad essere una donna". Scrive così nel suo testamento di Marco Prato, redatto in realtà 24 ore dopo l'omicidio di Luca Varani, quindi molto tempo prima della lettera trovata in cella accanto al corpo del 31enne suicida. Il testamento di Marco Prato, come riporta Il Tempo, è stato trovato dai carabinieri nella camera numero 65 dell’Hotel San Giusto a Piazza Bologna, dove Marco Prato si rifugiò dopo il delitto.
Marco Prato, "al mio funerale fate festa". Il testamento
Non è chiaro se in quell’occasione Marco Prato volesse davvero tentare il suicidio, come invece è avvenuto nella notte tra lunedì e martedì in carcere a Velletri, ma sta di fatto che aveva preparato un testamento per la famiglia e gli amici più stretti. Undici punti scelti da Marco Prato per i suoi genitori e i due migliori amici, Matteo e Federico, fondatori insieme a Marco Prato del party A(h)però.ù
Marco Prato, ecco le 11 indicazioni per genitori e amici
Perdonatemi, non riesco. Sono stanco, una persona orribile. Ricordate solo il bello di me. Vi amo.
Fate festa per il mio funerale, anche se vorrei cerimonia laica, fiori, canzoni di Dalida, bei (sottolineato due volte) ricordi: una festa! Dovete divertirvi!!
Chiama Private & Friends, il centro capelli a piazza Mazzini per rigenerarmi la chioma prima di cremarmi. Mettetemi la cravatta rossa, donate i miei organi, lasciatemi lo smalto rosso alle mani. Mi sono sempre divertito di più ad essere una donna.
Organizzate sempre, una volta alla settimana o al mese, una cena o un pranzo con tutti i miei cari amici e amiche che ho amato tanto. Fate sempre festa, sentitevi Dalida ogni tanto. Mettete “Ciao amore ciao” quando avete finito la festa per me e ricordatevi tutti insieme i miei sorrisi più belli.
Buttate il mio telefono e distruggetelo insieme ai due computer, nascondendo i miei lati brutti. Tenete alto il mio nome e il ricordo, nonostante quel che si dica. Non indagate sui miei risvolti torbidi, non sono belli.