Mattia Piccoli e il papà con l'Alzheimer, lui lo aiuta a vestirsi e mangiare - Affaritaliani.it

Cronache

Mattia Piccoli e il papà con l'Alzheimer, lui lo aiuta a vestirsi e mangiare

La mamma Michela Morutto: "Ho paura per i bambini, mi batto affinché ci sia un supporto vero per quelli come noi"

Mattia Piccoli e l'Alzheimer del padre, premiato Alfiere della Repubblica: da cinque anni aiuta il genitore oggi cinquantenne a vestirsi, lavarsi, mangiare

Mattia Piccoli ha ricevuto dal presidente Sergio Mattarella l'attestato d'onore di "Alfiere della Repubblica". Mattia ha ottenuto il riconoscimento per l'impegno quotidiano a fianco del padre oggi cinquantenne, Paolo Piccoli, malato precoce di Alzheimer. Dall'età di sette anni Mattia assiste il padre, aiutandolo a mangiare, lavarsi, vestirisi... ricordandolgi che "no papà, la canottiera va sotto la camicia", e tenendogli compagnia, come solo un bambino che frequenta ancora le elementari può fare. Con l'arrivo del Covid il padre è stato poi trasferito in una struttura protetta, e ha quindi dovuto rinunciare alle cure e all'affetto quotidiani del figlio Mattia, del fratellino e della moglie Michela. 

Anche Michela Morutto, la madre di Mattia, da anni è in trincea contro l'Alzheimer, facendone anche una battaglia sociale nell'intento di far riconoscere al marito un vitalizio, anche di carattere regionale, per sopperire alle ingenti spese per le cure. Paolo Piccoli ha compiuto 50 anni lo scorso 16 ottobre.

La sua storia e del figlio Mattia è raccontata in un libro, scritto da Serenella Antoniazzi, "Un tempo piccolo", un diario scritto per dare voce alla battaglia della famiglia contro la malattia, che a Concordia Sagittaria è andato tanto a ruba da rendere necessarie le ristampe. La storia di Piccoli, conosciuta ormai in tutta Italia, si trascina dietro un altro dolore, quello della morte del padre di Paolo per lo stesso morbo a 58 anni, a 10 anni dall'insorgenza. La madre di Mattia, riporta il CorSera, ribadisce: "Ho paura per i bambini, per questo mi batto. Oltre ai riconoscimenti deve esserci un supporto vero nelle vite di quelli come noi".