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Medici specializzandi senza borse di studio: "Maltrattati, serve una riforma"

Di Redazione Cronache

Sono pronti, minacciano in migliaia, a organizzare diverse giornate di assenza di tutti gli specializzandi dai reparti

Sono pronti, annunciano, a organizzare diverse giornate di assenza di tutti gli specializzandi dai reparti, dimostrando che senza di loro migliaia di reparti universitari collasserebbero. Il tutto, denunciano, è nato dalla posticipazione della presentazione delle scelte di specializzazione. Chi si è laureato entro luglio 2023, ha sostenuto il 14 luglio un concorso nazionale, uguale per tutti. Entro i primi di settembre il Miur avrebbe dovuto pubblicare la lista delle borse statali assegnate per ciascuna specializzazione in ciascun ospedale.

Successivamente alla uscita di questo elenco, gli specializzandi avrebbero dovuto mandare, a partire dall’8 settembre, la lista delle loro scelte, in termini di specializzazione e sede. Non essendo pero uscito l’elenco delle borse, a pochi giorni dall’8 settembre (data prevista per la consegna delle scelte) il termine è stato spostato al 26 settembre. Più è ampio il lasso di tempo tra consegna delle scelte e presa in servizio, più sessioni di scorrimento ci sono, più diventa improbabile lasciare posti vuoti. Questo perché arrivato il primo novembre, cioè il giorno in cui comincia la presa in servizio, qualsiasi borsa venga lasciata, viene 'bruciata' e il posto decade.

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Quello che gli studenti chiedono è di posticipare la presa in servizio al 1 dicembre, o alternativamente che il posto non decada del tutto se lo si abbandona dopo il primo novembre e che possa rientrare nel pool dei posti da riassegnare anche dopo aver percepito il primo stipendio.