Cronache

Meningite, allarme sui profughi: "Vaccinare chi arriva in Italia"

"Chi può escludere che non vi siano portatori sani di meningococco C? Meningite, vaccinare tutti i migranti"

MENINGITE, ALLARME DI FUXIA PEOPLE: "VACCINARE I MIGRANTI"

“Alla luce dei nuovi casi di meningite ritengo indispensabile prevedere un piano vaccinale anche per i profughi, prima che la situazione sfugga di mano”. Questa la proposta della Consigliera Regionale della Lombardia Maria Teresa Baldini (Fuxia People), che più volte ha chiesto in Consiglio la gratuità del vaccino antimeningococco C ai residenti Lombardi.

"CHI PUO' ESCLUDERE CHE CI SIANO PROFUGHI PORTATORI SANI DI MENINGOCOCCO C?"

“Fra le ondate di profughi che ogni giorno entrano in Italia – si chiede la Baldini - chi può escludere, assumendosene la responsabilità, che non vi siano portatori sani di meningococco C ? Personalmente in qualità di medico è un’ipotesi che non escluderei, mentre da politico è mio dovere sostenere l’importanza della vaccinazione preventiva a titolo gratuito: un vaccino che, se fatto, salverebbe la vita di più persone impedendo la diffusione del batterio. Una seria campagna preventiva, per esser efficace – continua la Consigliera - deve favorire la diffusione del vaccino raggiungendo più persone possibile, affinché i portatori sani che distribuiscono il batterio possano essere resi completamente innocui; Regione Lombardia deve prendere atto di questa situazione per essere all’avanguardia limitando sempre più il problema, vaccinando gli immigrati ed arginando il più possibile l’eventualità che i portatori sani diffondano la malattia, sia per la loro tutela, sia per la nostra. Sono cosciente che la gratuità è un costo per la spesa pubblica, ma comunque inferiore a quello delle spese per le cure che graverebbero maggiormente sia in termini economici, sia in termini sociali. Agire sulla prevenzione è infatti un dovere morale – conclude la Baldini - a cui Regione Lombardia non può sottrarsi a meno che non vi sia qualcuno che garantisca con certezza che fra i profughi non vi siano portatori sani”.