Cronache

Meridione, una partita che i politici del sud stanno perdendo senza giocare

Di Pietro Mancini

I giornalisti di Rai3, Francesca Romana Elisei e Roberto Vicaretti, curatori del programma “Titolo V”, e Massimo Giletti, su “la 7”, hanno trasmesso un capolavoro di neo-realismo sul Sud peggiore. Tale vicenda deturpa l’immagine di tutto il Paese.

Quanto all’”Inferno“ del profondo Sud, come Giorgio Bocca definiva la Calabria-dove è nato e si è laureato Luigi Camporota, il prof.che ha guarito Boris Johnson-mi rifiuto di pensare che non ci sia un medico, un primario, un rettore delle Università, che possa occuparsi, senza a ricorrere a.....donna Maria, la collaboratrice di Cotticelli, dell’emergenza ospedaliera.

Secondo il presidente facente funzioni, Nino Spirlì, Lega, dopo quasi 11 anni di commissariamento, è ora che sia la Regione a gestire la sanità.  “Se il massimo responsabile della sanità dice che le mascherine non servono, allora è giunto il momento che qualcuno si assuma la responsabilità e quel qualcuno sono stato io, con l’attivazione di nuovi posti letto e centri anti-Covid”.

Sul piano politico, le vicende sanitarie della Calabria, come quelle della vicina Campania, dimostrano, oltre alla scarsa attenzione (eufemismo) del governo centrale ai problemi del Mezzogiorno, anche la mediocrità e l’incapacità di farsi ascoltare, a Roma, nella stanza dei bottoni, di nenniana memoria, degli amministratori delle regioni meridionali.

Anche in passato, la “questione meridionale” rimase nei “libri dei sogni” degli esecutivi, dei sindacati, delle grandi imprese. Ma, allora, i politici del Sud, perlomeno, la partita la giocarono, con i governanti nazionali, e qualche risultato lo ottennero. Stavolta, si ha l’impressione che quanti occupano le poltrone, ma non incidono, sotto il fiume Garigliano, la partita la abbiano persa, senza neppure giocarla.

Fuori dalla politica, proprio dal settore della scienza e della sanità, è arrivata una notizia positiva. Che smentisce Conte e Speranza, convinti che in Calabria ci siano solo boss e mediocri, i quali si meritano i Cotticelli e gli Zuccatelli !

‪La prima Rettrice, in oltre 700 anni, alla Università della Sapienza di Roma, il più grande Ateneo d’Europa, è donna Antonella Polimeni, 58 anni, di Reggio Calabria, già preside

della Facoltà di Medicina e Odontoiatria e docente di Malattie Odontostomatologiche.