Cronache

Messina Denaro, processo per stragi disertato per la seconda volta

Di Redazione Cronache

Il legale d'ufficio Calogero Montante rinuncia alla difesa per "incompatibilità" ma viene confermato dalla Corte

Matteo Messina Denaro diserta per la seconda volta il processo per le stragi del '92

Oggi, 9 marzo, era in programma nell’aula bunker del carcere di Caltanissetta il processo in cui Matteo Messina Denaro è imputato come mandante delle stragi di Capaci e di via D’Amelio. Ma il boss ha scelto di non presentarsi, per la seconda volta. La corte, presieduta dalla presidente Maria Grazia Vagliasindi, ha comunicato che dopo la rinuncia del mandato del suo legale, Messina Denaro non ne ha nominato un altro; pertanto è stato designato come difensore d’ufficio Calogero Montante.

Messina Denaro, il legale d'ufficio Montante: “Rinuncio all’incarico per ‘incompatibilità'”

Proprio Calogero Montante, però, ha fatto presente di voler rinunciare al mandato poiché in passato è stato difensore d’ufficio del falso pentito Vincenzo Scarantino, nel processo Borsellino Quater e nel processo d’Appello e perché ricopre la carica di vice procuratore onorario alla Procura di Palermo. La corte, però, ha confermato la nomina.

L’avvocato Montante ha già preannunciato che nella prossima udienza chiederà un termine a difesa: “Il giorno 23 marzo – ha detto l’avvocato Montante – quando la corte si riunirà nella sua composizione originaria, discuterà in ordine all’eccezione che ho sollevato in data odierna e poi vedremo. Eventualmente chiederò un termine a difesa. Devo fare il mio dovere di avvocato e la difesa è un diritto irrinunciabile”. A rimettere il mandato era stata ieri la nipote del boss, l’avvocato Lorenza Guttadauro.