Messina, sequestrati tre traghetti della Caronte & Tourist - Affaritaliani.it

Cronache

Messina, sequestrati tre traghetti della Caronte & Tourist

Operazione “Alto mare” della Guardia di finanza di Palermo e Messina. Sono stati sequestrati tre traghetti e 3 milioni e mezzo di euro alla Caronte&Tourist Isole Minori spa con l'accusa di frode in pubbliche fornitura danni della Regione siciliana.

La società di navigazione Caronte& Tourist avrebbe "percepito indebitamente contribuzioni pubbliche nel periodo 2016-2019 per oltre 3,5 milioni": questa l'ipotesi accusatoria che emerge dall'inchiesta della Procura di Messina che ha portato al sequestro di 3 traghetti della compagnia di navigazione e di beni per 3,5 milioni. La normativa nazionale e il diritto dell'Unione Europea in tema di aiuti di Stato, per rendere economicamente conveniente il servizio di collegamento di linea, prevede contributi a beneficio degli aggiudicatari del servizio, in base a una stima del costo di gestione della tratta, al netto dei ricavi derivanti dalla vendita dei biglietti. I mezzi navali sequestrati sono stati affidati ad amministratori giudiziari nominati dal Gip, mentre la societa' armatrice e' stata designata custode.

Richiesta di rettifica ex art. 8 della L. n. 47/1948, diffida ad adempiere e contestuale messa in mora

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Egregio Direttore,
in nome e per conto della mia assistita, Caronte & Tourist S.p.A., la presente per chiederLe, ai sensi dell’art. 8 della Legge n. 47/1948, la rettifica, nelle forme e con le modalità previste dalla norma richiamata, dell’articolo titolato “Caronte&Tourist, sequestrati 3 tra ghetti: frode alla Regione per 3.5 mln di euro", pubblicato in data 10 gennaio 2020, sul quotidiano
Affaritaliani.it. da Lei diretto.
In particolare, nell’articolo, sono riportate le seguenti espressioni:
1) “Sequestro traghetti Caronte: contributi indebiti per 3,5 mln. La società di navigazione Caronte& Tourist avrebbe percepito indebitamente contribuzioni pubbliche nel periodo
2016-2019 per oltre 3,5 milioni. È quanto emerge dall’ inchiesta della Procura di Messina che ha portato al sequestro di 3 traghetti della compagnia di navigazione e di beni per 3,5 milioni, cifra corrispondente alle sovvenzioni intascate illegittimamente".

2) “Dopo la segnalazione degli inquirenti sulle carenze di sicurezza per le categorie a rischio, inoltre, non sarebbe stato fatto alcun lavoro di manutenzione per superare le carenze in materia di sicurezza”. 

Dal tenore dell’articolo, il lettore percepisce che le accuse mosse dalla Procura di Messina nei confronti della Caronte & Tourist S.p.A. costituirebbero fatti veri e già accertati, benché non siano stati ancora accertati con sentenza definitiva dall’Autorità Giudiziaria. Invero, con riferimento alle espressioni surriportate, Le chiedo di rettificare l’articolo, rappresentando che il procedimento penale è in una fase (quella delle indagini preliminari) che impone massima cautela nel riportare dei fatti che costituiscono solo un’ipotesi accusatoria, sulla cui fondatezza nessun Tribunale si è ancora pronunciato.

La tesi della Procura di Messina si fonda essenzialmente su una controversa interpretazione della complessa normativa che regolanienta il trasporto di persone a mobilità ridotta, ma sul punto, il RINA (Registro Italiano Navale), ossia l’ente che accerta se la nave è stata progettata e costruita in conformità alle nonne di legge e ai regolamenti ha certificato che i locali della nave destinati alle persone a mobilità ridotta fossero (e sono) assolutamente idonei.
Con l’occasione, Le faccio presente che la complessità della vicenda richiede il massimo scrupo1o nel fornire le notizie, evitando sia di riportare come certi dei fatti che devono essere dimostrati e accertati, sia di gettare discredito indistintamente sulla Caronte & Tourist S.p.A. e su tutti coloro che hanno l’onere di far parte della compagine societaria o di avere il cognome Matacena.

Inoltre, si fa presente che dal 9 gennaio 2020, la mia assistita è stata sottoposta ad una massiccia campagna di stampa che ha screditato, denigrato e danneggiato la reputazione commerciale della Caronte & Tourist S.p.A., e dei suoi massimi dirigenti, con indubbi riflessi negativi sul mercato, sempre più sensibile a simili notizie.
A ciò si aggiunga l’accostamento, evidentemente suggestivo, dei contenuti dell’articolo con le esprcssioni utilizzate nel titolo dello stesso, chiaramente enfatiche e allarmistiche “Caronte&Tourist, sequestrati 3 traghetti: frode alla Regione per 3.5 mln di euro", dirette ad attirare e a carpire oltre ogni ragionevolezza l’attenzione del lettore.
L’allarmismo dell’articolo di stampa richiamato risulta essere assolutamente distonico rispetto alle decisioni del Tribunale, che ha autorizzato la Caronte & Tourist S.p.A. alla regolare prosecuzione del servizio, inibendo unicamente il trasporto di persone con mobilità ridotta.
Avv. Emilio Battaglia

"Appare fondato e piu'  che mai attuale il pericolo che la libera disponibilita' da parte della Ngi Spa - Caronte & Tourist Isole Minori Spa delle navi traghetto Pace, Caronte e Ulisse, adibite al servizio di collegamento marittimo di pubblico interesse per il trasporto di passeggeri, anche a mobilita' ridotta, possa ulteriormente aggravare le conseguenze dei reati. Pertanto, allo stato, allo scopo di scongiurare il protrarsi e l'aggravarsi delle condotte accertate e delle loro conseguenze, e' assolutamente indispensabile procedere al sequestro dei mezzi navali".

Lo scrivono i pm di Messina che hanno chiesto e ottenuto dal gip il sequestro di tre navi traghetto della compagnia di navigazione. L'inchiesta e' stata coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia. Visto, aggiungono i pm, "che l'attivita' di trasporto marittimo di passeggeri vede un fisiologico incremento e, con esso, un ineludibile ulteriore aggravamento del rischio, nel periodo estivo, puo' a buon diritto affermarsi che, stante la situazione di fatto riscontrata, solo per circostanze casuali non si e' mai verificato alcun evento spiacevole - quando non, autenticamente drammatico - a danno di persone a mobilita' ridotta".