Cronache

Meteorologia: istruzioni per l'uso in 8 punti

In occasione della giornata mondiale della meteorologia 3BMeteo spiega come approcciarsi in modo corretto alle previsioni meteorogiche

In occasione della giornata mondiale della meteorologia 3BMeteo in collaborazione con LifeGate spiega come approcciarsi in modo corretto alle previsioni meteorologiche e al clima.

  1. Perché festeggiamo la Giornata mondiale della meteorologia

La Giornata mondiale della meteorologia si festeggia ogni anno il 23 marzo ed è una delle più antiche ricorrenze istituite dalle Nazioni Unite. Risale al 1971 e vuole ricordare il giorno della fondazione dell’Organizzazione meteorologica mondiale (World meteorological organization, Wmo), il 23 marzo 1950. Un caso di cooperazione internazionale di successo che oggi ci consente di avere previsioni meteo da ogni parte del mondo. Quest’anno il tema sarà “Capire le nubi”.

2.         Qual è la differenza tra previsione meteo e tendenza

La previsione meteorologica è un lavoro di elaborazione e interpretazione dei modelli fisico-matematici, contestualizzato al nostro territorio al fine di fornire l’evoluzione più probabile dello stato del tempo e delle temperature nel breve termine, ovvero entro massimo 4-5 giorni. Dal quinto giorno in avanti l’affidabilità della previsione risulta mediamente troppo bassa per essere considerata affidabile, pertanto si parla di tendenza meteo, ovvero la linea evolutiva generale, più probabile, ma che necessita di conferme e soggetta a modifiche anche importanti.

3.         Cos’è l’indice di affidabilità e perché è importante

Esprime appunto l’affidabilità della previsione stessa, ovvero la possibilità che ha di realizzarsi. E' importante infatti ricordare che si tratta di una previsione futura, frutto dell’analisi di un sistema molto complesso qual è l’atmosfera. In quanto tale dunque la certezza della previsione al 100% non può mai essere garantita: per tale motivo esiste l’indice di affidabilità, ben espresso da 3bmeteo a fianco della previsione, che varia non solo in funzione della distanza temporale (tanto più si va avanti con i giorni di previsione, tanto più diminuisce l’affidabilità), ma anche con il contesto meteorologico del momento (in condizioni di tempo bello stabile l’affidabilità aumenta).

4.         Perché le previsioni in Italia risultano particolarmente complesse

A differenza di molti Stati Europei, le previsioni sull’Italia sono molto difficili in quanto dobbiamo fare i conti con la presenza del mare e delle montagne, anche a stretto contatto tra loro, e di una varietà notevole di micro-climi locali legati alla presenza di valli, laghi e territori di diversa natura e origine. Questi fatti incidono non poco ad esempio sulla traiettoria di una perturbazione, complicando notevolmente il quadro previsionale.

5.         Perché le previsioni possono cambiare anche nel breve-medio termine

Proprio perché si lavora su un sistema molto complesso come l’atmosfera, basta anche una minima variazione dei parametri meteo-climatici per avere importanti cambiamenti sulla previsione. Per tale motivo questa può subire delle modifiche anche nel breve termine ed è importante tenersi aggiornati sulle previsioni: se ad esempio è prevista pioggia a Milano tra tre giorni, buona regola è verificare negli aggiornamenti successivi se viene confermata, senza darla per scontata.

6.         Che differenza c’è tra tempo e clima

Spesso si fa confusione tra tempo e clima. Molti di noi sono alla ricerca di previsioni meteo per programmare il fine settimana. Ma per capire davvero quale sia la differenza, ecco cosa suggerisce Noaa, l’agenzia americana per gli oceani e l’atmosfera: “Il clima è ciò che ci si aspetta, il tempo è ciò che si verifica”. Il tempo è ciò che si osserva fuori dalla finestra, se fa caldo, se piove o tira vento. E può cambiare anche nel giro di pochi minuti. Il clima, invece, è una media delle varie giornate che compongono una stagione. Ad esempio, è prassi aspettarsi un clima caldo in estate o piovoso in autunno. Per parlare di cambiamenti climatici, infine, bisogna per forza avere a che fare con dati di lungo periodo perché bisogna confrontare il clima verificatosi in uno stesso luogo e in uno stesso arco temporale nel corso di anni o di decenni.

7.         È possibile fare previsioni anche sul clima?

Sì, come anticipato nel punto 6, fare previsioni climatiche è possibile ma bisogna avere una visione di lungo periodo. Queste previsioni rispondono a domande tipo “com’è cambiata la temperatura media sulla Terra negli ultimi 50, 100 anni?” oppure “come sono cambiate le precipitazioni in un determinato luogo nel corso del secolo?”, “di quanto si innalzerà il livello dei mari entro fine secolo?”. Per rispondere a queste domande c’è bisogno di modelli climatici che non si basano sulle osservazioni, ma su tendenze.

8.         Seguire le fonti certificate

La meteorologia viene ormai sempre più spesso ‘maltrattata e strillata’ da fonti anche discutibili. Data l’importanza di questa scienza e le conseguenze che può avere sulla vita di tutti i giorni, è importante seguire fonti certificate, che testimonino la serietà e la correttezza con la quale viene svolto il lavoro previsionale. Tra queste fonti 3bmeteo è in prima linea per fornire all’utente un servizio il più accurato e corretto possibile, sempre nella consapevolezza che una previsione non è matematicamente certezza.