News

Tornano in Italia i 43 migranti trattenuti in Albania. Il Viminale: "Andiamo avanti"

Il loro rientro è previsto per questa sera, sabato 1 febbraio, con mezzi della Guardia Costiera

di Redazione News

Albania, i 43 migranti torneranno in Italia

Ha appena lasciato il porto di Shengjin la motovedetta della Guardia costiera italiana con a bordo i 43 migranti trasferiti lo scorso martedì in Albania. Il gruppo dei richiedenti asilo, di nazionalità bengalese ed egiziana, dovrà rientrare in Italia secondo quanto disposto dai giudici della Corte d'appello di Roma.

L'arrivo a Bari è previsto per le 20.30 di questa sera. Si tratta del terzo no dei giudici al trattenimento nel centro di Gjader.   "Il governo andrà avanti nella convinzione che il contrasto all'immigrazione irregolare che si avvantaggia dell'utilizzo strumentale delle richieste di asilo sia la strada da perseguire per combattere gli affari dei trafficanti senza scrupoli". Lo sottolineano fonti del Viminale, secondo cui il Protocollo Italia Albania "è il modello da cui partire per la realizzazione di veri e propri hub regionali sui quali c'è stata piena convergenza da parte dei ministri europei". 

LEGGI ANCHE: Altro schiaffo al governo dalle toghe. Tornano in Italia i migranti trasferiti in Albania

Cosa è successo? Si tratta del terzo trasferimento di migranti in Albania e del terzo "no" dei giudici al trattenimento nel centro di Gjader. Martedì 28 gennaio, 49 migranti sono stati intercettati a sud di Lampedusa, sei dei quali erano già stati trasferiti in Italia perché minorenni o vulnerabili. Gli altri 43, assistiti dai legali, sono stati oggetto di un'udienza di convalida dei trattenimenti, ieri, in videocollegamento con la Corte d'Appello di Roma. Dopo aver ascoltato i migranti, i giudici hanno emesso il verdetto in serata: niente convalida. Hanno quindi rinviato la questione alla giustizia europea, per risolvere i dubbi sulla "sicurezza" dei Paesi di destinazione. 

Migranti: fonti P. Chigi, "al lavoro per superare anche questo ostacolo"

"Siamo al lavoro per superare anche questo ostacolo", commentano fonti di Palazzo Chigi dopo la decisione dei giudici della Corte d'Appello di Roma di non convalidare il trattenimento dei 43 migranti chiusi nei centri costruiti dall'Italia in Albania.

Migranti: Donzelli: "Giudici più contro Cassazione che governo"

"Non so se era loro intenzione andare contro le scelte del governo, li ho visti andare contro le scelte della Cassazione che aveva detto che era compito dei governi stabilire quali erano i Paesi sicuri, e non della magistratura". Giovanni Donzelli risponde così alle domande dei cronisti sulla decisione di ieri dei giudici sui migranti nei centri in Albania. Il responsabile Organizzazione di FdI, arrivando alla Direzione del partito, sottolinea anche che la Cassazione "aveva stabilito che era compito di ogni governo stabilire quali erano i Paesi sicuri, quindi ho visto dei magistrati che vanno contro la Cassazione più che contro il governo, ieri, sull'Albania".

Migranti: Fidanza (Fdi), "No allo scontro con le toghe ma alcune perseguono scopi politici"

Sui migranti "non c'è nessuno scontro diretto con la magistratura" ma c'è "la volontà del governo di andare avanti, giustamente, con il controllo delle frontiere e dell'immigrazione irregolare. E andremo avanti, troveremo una soluzione anche rispetto a quest'ultimo pronunciamento". Lo ha detto il capo delegazione di Fdi al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, arrivando alla direzione nazionale di Fratelli d'Italia, a proposito della decisione del Tribunale di Roma di sospendere il trattenimento dei 43 migranti portati in Albania.

Per Fidanza "c'è la sensazione che ci sia una parte minoritaria della magistratura che persegue obiettivi politici e che utilizza il proprio potere per cercare di arginare un'azione di governo che ha una legittimazione popolare e parlamentare forte. Naturalmente, con questo dovremo fare i conti. Non c'è alcuna volontà di fare alcun passo indietro rispetto ai percorsi di riforma avviati", ribadisce l'eurodeputato.