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AXA Italia, presentata a Varese la quarta tappa del Roadshow “Cambiamenti Climatici. Prevenire e mitigare il rischio”
D’Abbondanza (AXA Italia): “Questi incontri hanno un duplice obiettivo: diffondere la cultura della prevenzione e coinvolgere tutti gli attori del territorio”

AXA Italia, illustrato a Varese lo studio sui rischi climatici in Lombardia: quarta tappa del roadshow “Cambiamenti Climatici. Prevenire e mitigare il rischio”
Tappa varesina per il ciclo di incontri “Cambiamenti Climatici. Prevenire e mitigare il rischio – AXA incontra il territorio”, promosso dal Gruppo AXA Italia con il patrocinio di ANIA e del Comune di Varese. Un’iniziativa volta a sensibilizzare cittadini e aziende sulla crescente urgenza del cambiamento climatico, e sulle misure di prevenzione e resilienza necessarie per fronteggiarlo.
Durante l’evento, è stato presentato uno studio condotto da AXA Climate, società del Gruppo AXA, che offre una fotografia preoccupante della rischiosità futura della Lombardia entro il 2050. Al centro dell’analisi: temperature estreme, inondazioni e stress idrico.
I dati parlano chiaro: le temperature percepite oltre i 39°C saranno sempre più frequenti, con picchi di 10-12 giorni all’anno in città come Pavia e Cremona, e circa 26 giorni a Milano in cui si supereranno i 35°C all’ombra. A preoccupare anche le “isole di calore” urbane, dove le temperature potrebbero toccare fino a 10°C in più rispetto alle aree rurali circostanti.
Rischio elevato anche per le inondazioni, specialmente nella parte sud della regione. A Milano, le esondazioni dei fiumi Seveso e Lambro potrebbero compromettere infrastrutture strategiche come l’aeroporto di Linate e la stazione di Porta Garibaldi, dove i livelli d'acqua potrebbero superare i 5 metri. Anche a Varese si prevedono criticità simili, in particolare nelle zone della tangenziale est e della stazione. Lo studio evidenzia inoltre come, entro il 2080, oltre l’80% dell’acqua disponibile in Lombardia sarà utilizzata, con aree come il Parco dell’Adamello e il territorio bresciano già soggette a uno stress idrico del 63%.
Umberto Guidoni, Co-Direttore Generale di ANIA: “La gestione dei rischi climatici richiede una pianificazione e una protezione assicurativa che non sono ancora sufficientemente sviluppate in Italia. Per questo, l’obbligo di copertura contro le catastrofi naturali per le imprese è un passo determinante per tutelare in modo adeguato il tessuto produttivo italiano. L’auspicio è che presto tutte le aziende si dotino di questo ombrello di protezione, per la loro sicurezza e per alimentare la solidarietà che è alla base del principio mutualistico che rende efficiente il sistema”.
Letizia D’Abbondanza, Chief Customer & External Communication Officer del Gruppo AXA Italia: “In AXA crediamo nella necessità di accompagnare la società nella transizione climatica con un approccio a 360° che coinvolge attivamente tutte le Direzioni di Business, dal mondo dei Sinistri, all’offerta per i Clienti, consapevoli dell’importante ruolo sociale che, in quanto assicuratori, abbiamo. Questi incontri hanno un duplice obiettivo: diffondere, da un lato, la cultura della prevenzione e mitigazione dei rischi con un approccio scientifico, guidato dai dati e orientato a individuare soluzioni e, dall’altro, coinvolgere tutti gli attori del territorio e renderli consapevoli della necessità, non più procrastinabile, di agire”.
Alla tavola rotonda hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, del mondo produttivo e delle associazioni di categoria. Tra questi: Davide Galimberti, Sindaco di Varese; Silvia Scurati, Vice Presidente Commissione Attività produttive di Regione Lombardia; Nicoletta San Martino, Assessore alla Tutela Ambientale del Comune di Varese; Filippo Emanuelli di Belfor Italia; Matteo Ceruti di Trafileria Ceruti; e Massimo Levati, Direttore Commerciale Rete Agenti AXA Assicurazioni.
Al centro del confronto: l’esperienza delle imprese locali, le strategie di prevenzione già in atto, le soluzioni assicurative disponibili e le modalità operative post-evento messe in campo da player del settore. In uno scenario in cui il cambiamento climatico è ormai una realtà quotidiana, l’approccio condiviso è chiaro: occorre passare dalla gestione dell’emergenza alla costruzione di una vera cultura della prevenzione, mettendo in rete competenze, dati e visione.
L’intervista di Affaritaliani a Letizia D’Abbondanza Chief Customer & External Communication Officer del Gruppo AXA Italia
A margine dell’evento, Letizia D’Abbondanza ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani: “Noi come AXA mettiamo in atto diverse azioni contro il cambiamento climatico. La prima, forse la più importante, riguarda le soluzioni che offriamo ai nostri clienti. Abbiamo infatti lanciato recentemente alcuni prodotti assicurativi che non solo rispondono all’obbligo di copertura contro le catastrofi naturali, ma forniscono anche soluzioni più ampie e comprensive. Tuttavia, vogliamo fare molto di più. Due sono le principali azioni su cui stiamo lavorando: la prevenzione e la consapevolezza".
"Per quanto riguarda la prevenzione", ha proseguito D'Abbondanza, "abbiamo appena lanciato un servizio che si chiama ProMeteo. Questo servizio consente ai nostri clienti di ricevere in anticipo segnalazioni e indicazioni in caso di emergenze meteo, offrendo consigli utili sia alle persone fisiche sia alle aziende su come comportarsi in tali situazioni. Inoltre, nel caso in cui si verifichino eventi catastrofici, ProMeteo permette un intervento tempestivo grazie all’attivazione di task force dedicate".
"Parallelamente, vogliamo aumentare la consapevolezza, perché riteniamo che una delle chiavi per affrontare il cambiamento climatico e prevenire i danni sia proprio la conoscenza dei rischi. Lo facciamo attraverso questo ciclo di incontri sul territorio. Grazie all’expertise di AXA Climate, riusciamo a fornire una fotografia chiara dell’impatto del cambiamento climatico nelle diverse regioni d’Italia" ha affermato D'Abbondanza.
"Oggi siamo in Lombardia, dove abbiamo presentato una proiezione al 2050. I dati sono molto significativi: ad esempio, la parte sud della regione sarà interessata da un aumento delle temperature di almeno 5°C. Si tratta di un cambiamento che avrà impatti anche di tipo sociale. E non dimentichiamo l’emergenza idrica: in alcune zone della Lombardia i livelli dell’acqua potrebbero innalzarsi fino a 5 metri, circa due metri in più rispetto agli attuali. Tutte queste considerazioni devono aiutarci a creare maggiore consapevolezza e a sviluppare soluzioni concrete per prevenire gli effetti del cambiamento climatico" ha dichiarato D'Abbondanza.
"Lo studio sulla Lombardia non lo abbiamo realizzato da soli. Questo è un aspetto che ritengo fondamentale: la collaborazione tra attori del territorio è essenziale per prendere decisioni efficaci e agire in modo concreto. Per questo motivo coinvolgiamo sempre ANIA nel nostro roadshow, per avere il giusto supporto istituzionale e portare questo tipo di discorso a livelli sempre più alti. Ma non solo: coinvolgiamo anche tutte le istituzioni locali, come il sindaco Galimberti, gli assessori, gli imprenditori del territorio, e ovviamente tutta la nostra rete. Solo attraverso una rete di relazioni e la capacità di osservare i problemi da prospettive diverse possiamo costruire un approccio concreto al futuro e agire davvero" ha poi concluso Letizia D'Abbondanza.