Migranti, l'assedio dell'Europa...al tricolore
I dati appaiono eloquenti. 18 milioni non arrivano a fine mese, 5 vivono sotto la soglia di povertà, l’emorragia delle imprese è incontrollabile e il fisco asfissiante. 285 mila giovani laureati si sono dati alla fuga in un solo anno, le nuove nascite sono ferme. L’Europa vuole la nostra “testa". Ogni giorno la cronaca nera è al centro di atti di inaccettabile violenza da parte degli irregolari nei confronti di uomini, donne e bambini di questa “fu” patria. La nave è alla deriva e se non si prendono dei seri provvedimenti in tempi rapidi, rapidissimi, gli scogli sono vicini. La questione rischia di diventare insostenibile e tutto questo per colpa dei precedenti governi illegittimi, mai votati dal popolo.
Esecutivi imposti dai burocrati d’oltralpe. Le magliette rosse hanno dimostrato la loro infondatezza e ipocrisia. La trasmissione “Le Iene” e il quotidiano romano “Il Tempo” hanno smascherato i finti buonisti. Nessuno li vuole, né i Vip del mondo dello spettacolo (notoriamente di sinistra) né i politici che si imbellettano con paroline di solidarietà ma che, nella realtà dei fatti, non sono disposti a donargli asilo nelle loro ville dorate. Dove si nasconde dunque questa carità cristiana di cui tanto parlate? Nei social si vede ormai di tutto.
La rabbia tra opposte fazione è al culmine. La “rivoluzione democratica”, come la chiama il buon Marco Guzzi, è inevitabile prima che sfoci in vera e propria rivolta civile. Le mezze misure devono necessariamente finire o in pochi decenni l’Italia scomparirà. E’ un dato di fatto incontrovertibile. Non può esserci integrazione laddove gli ospiti non intendono in alcun modo interagire con gli ospitanti, non può esserci accoglienza laddove questa gentile concessione viene disattesa. E’ come se colui che graziosamente prendi in casa (con tanto senso di amore per il prossimo) poi ti ruba, ti stupra la figlia e ti da fuoco all’abitazione. Il “pugno di ferro” di Matteo Salvini (anche se non condivisibile dai pochi irriducibili “sinistri”) ha un senso, perché è ciò che il popolo chiede da tempo e con determinazione.
Le piazze delle principali città italiane sono terra di nessuno e lo spaccio di matrice africana è ormai senza controllo. Il coraggioso Brumotti di “Striscia” lo ha bello che evidenziato. Non credo che si possa combattere un gruppo così folto di malavitosi con le poche armi a disposizione. I 4 poliziotti non riescono più a contenerli, l’argine sta straripando. Ci sono addirittura molti casi di uomini delle forze dell’ordine in ospedale perché presi a ceffoni, calci e pugni dagli stessi pusher. Siamo quasi al punto di non ritorno e l’idea di mettere in campo i militari è quanto mai vicina.
Poi, non si lamentassero che il governo usa sistemi da regime, d’altronde i cittadini vogliono sicurezza e rispetto. Poi la domanda sorge spontanea. Ma costoro per chi stanno lavorando? Cedono dosi di droga fornite da chi? E’ tutto guidato dalla criminalità nazionale o è quella nigeriana che si è impossessata delle nostre strade? Chi caspita stiamo foraggiando con queste centinaia di migliaia di irregolari!!! Le azioni del Viminale non solo sono giustificate ma devono essere ancor più incisive e con tempi assolutamente più celeri o l’irreparabile rischierà di abbattersi su tutto il popolo italiano. Chi non vuol proprio vedere o non vuol sentire faccia pure ma il rischio è palpabile.
Due anni fa (in pieno “profondo rosso”), durante un’intervista al Gen. Paolo Inzerilli, già comandante di Gladio negli anni Settanta e Ottanta, chiesi il suo pensiero in merito a questa idea di europeizzazione dei nostri territori. Egli mi rispose cosi: “Penso stiamo vivendo in una situazione caotica e velleitaria nella quale ci affanniamo a far parte di un’Europa di bottegai che pensano solo ai quattrini, senza una politica estera ed una difesa comune. Pensare di coniugare Carlo Magno col Sultanato di Costantinopoli e la Magna Grecia col circolo polare artico è esercizio di pura fantasia”. I pericoli (economici e di sicurezza) a cui ci hanno esposti i precedenti governanti sono allarmanti, e non v’è dubbio alcuno che rappresentano un oggettivo atto di colpevolezza per alto tradimento verso il tricolore…e l’intera patria!